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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Logistica

Nuovo codice appalti, depennato il piano generale della logistica

Lo denuncia il segretario di Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, paventando il rischio di non pianificare bene le opere legate ai porti e ai trasporti

(Jeff Parr/Flickr)

«Continuiamo a non essere d'accordo con l'impostazione data al nuovo codice degli appalti pubblici in cui è stato espunto il riferimento al piano generale dei trasporti e della logistica». A dirlo il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, spiegando in una nota che «il sottosegretario Ferrante [Tullio, al ministero delle Infrastrutture], intervenendo nella Commissione Trasporti della Camera, ha detto che il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica, previsto dall'articolo 201 del vigente codice, non è mai stato adottato e che per tale ragione il nuovo schema di codice intende promuovere invece una pianificazione e programmazione delle opere di preminente interesse nazionale continuativa, inserita nel Documento di Economia e Finanza. Una considerazione a nostro avviso sbagliata perché si rischia di tornare al meccanismo della legge obiettivo con la mera compilazione di un elenco di opere da attuare scollegate tra loro e senza una visione complessiva della politica dei trasporti; un'impostazione che porterebbe solo alla creazione di costose e inutili cattedrali nel deserto».

«Il governo – continua Tarlazzi - accolga il rilievo espresso già da tempo dalla Uiltrasporti, che ha trovato parere favorevole anche in alcuni parlamentari, e reintroduca nel codice il riferimento al Piano Generale dei Trasporti e della Logistica, indispensabile strumento di pianificazione e programmazione delle opere pubbliche nell'interesse del sistema Paese».

«Un altro elemento critico del Codice che riteniamo importante richiamare - conclude Tarlazzi - riguarda il concetto di equivalenza dei Contratti collettivi nazionali applicati. Tale impostazione non può riguardare esclusivamente l'aspetto dei minimi salariali ma deve essere necessariamente esteso a tutto ciò che riguarda la disciplina del rapporto di lavoro sia di carattere economico che normativo per evitare processi di dumping e contrazioni dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori».

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Tag: economia