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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Nonostante l'Ucraina, le rinfuse solide a Venezia reggono

Il traffico semestrale vede un più 10,5 per cento nel tonnellaggio. I prodotti alimentari e quelli minerali crescono del 25 per cento

(35mmMan/Flickr)

Nel primo semestre il sistema portuale di Venezia e Chioggia ha movimentato il 10,5 per cento in più di merci in tonnellate, rispetto alla prima metà del 2021, con 1,350 toccate (+11,8%).

Balzano le rinfuse solide, in crescita del 25 per cento. Stiamo parlando di cereali, prodotti alimentari, materiali minerali e metallurgici, molti dei quali provengono dall'Ucraina. La crescita attesta la capacità degli operatori di aver avviato percorsi alternativi dopo l'invasione del Paese da parte della Russia. Sostanzialmente stabili le rinfuse liquide (+1,2%), dove il calo dei prodotti petroliferi dovuto alla transizione energetica in corso è ampiamente soppiantato dalla movimentazione di altri prodotti più sostenibili.

In crescita il general cargo (+8,9%), con un buon risultato sul fronte ro-ro (+13,6%). 29,110 i container in TEU movimentati (+13,4%), con i trasbordi pari a zero.

Tra gennaio e giugno 2022 sono transitati per il porto di Venezia 121,269 passeggeri, di cui 77,944 crocieristi, la gran parte dei quali (66,637) ha fruito dei servizi di compagnie che utilizzano lo scalo veneziano come home port. Un dato rilevante considerando che da agosto 2021 le grandi navi da crociera non possono approdare nel porto di Venezia.

Anche il porto di Chioggia si è aperto nel 2022 al traffico passeggeri, registrando in questi mesi 3,084 presenze. Sul fronte merci, lo scalo clodiense risente della congiuntura internazionale e chiude con un -27 per cento sulle tonnellate movimentate nel primo semestre, dato che risulta mitigato osservando la tendenza degli ultimi dodici mesi che riduce le perdite al -7,1 per cento nel periodo luglio-giugno. Tiene in particolare il settore delle rinfuse liquide (+10% nel primo trimestre).

Per il presidente dell'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio, «i dati del primo semestre fotografano un sistema portuale che resiste alle ricadute negative di una lunga crisi pandemica ed è in grado di reagire con forza e tempestività alle turbolenze internazionali che mettono a rischio traffici fondamentali per il funzionamento del tessuto industriale italiano, per il quale lo scalo lagunare svolge funzioni di hub per l'approvvigionamento di materie prime e per l'esportazione dei prodotti finiti. Continua anche il lavoro della struttura commissariale e dell'autorità portuale per ridefinire l'assetto della ricettività crocieristica del sistema portuale lagunare in chiave di sostenibilità e in ottemperanza alle direttive governative, anche attraverso l'ampliamento della disponibilità di approdi diffusi alternativi. Oltre alla ripresa del traffico passeggeri a Venezia, si osservano i primi frutti del progetto di riposizionamento e valorizzazione del porto di Chioggia come destinazione crocieristica e parte integrante della programmazione futura delle compagnie».

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Tag: venezia