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17 marzo 2025, Aggiornato alle 18,59
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Infrastrutture

Nautica, arriva l'IVA al 10% ma solo per quest'anno

Con lo Sblocca Italia i poli nautici diventano "Marina Resort" e godranno per tutto il 2014 di uno sgravo fiscale


Con il decreto Sblocca Italia il governo equipara solo per quest'anno i "Marina Resort", in pratica i poli nautici, alle strutture ricettive all'aria aperta. Il decreto li definisce "strutture organizzate per la sosta e il pernottamento dei turisti all'interno delle proprie unità all'ormeggio" e godranno di un'IVA ridotta al 10%, quella da sempre vigente per tutte le strutture ricettive dedicate al turismo. 
Per la nautica da diporto è un'ottima notizia, in linea con una delle richieste lanciate un anno e mezzo fa per risollevare il settore. Si spera che la misura possa attrarre maggiormente il turismo nautico e a riempire i posti barca dei poli nautici, che in Italia sono tanti ma per lo più vuoti. «È una decisione utile anche a far rientrare nelle nostre acque una parte delle 40mila imbarcazioni fuggite all'estero per le politiche repressive del governo Monti» commenta Ucina-Confindustria Nautica.
Il "Marina Resort", come concetto giuridico, è già presente da diversi mesi in Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.  
Uno studio commissionato all'Osservatorio Nautico di Ucina mostra che il maggior gettito fiscale derivante dalla sosta di queste unità sarebbe in un vicino futuro fino a sei volte maggiore del costo dei minori introiti IVA determinati nell'immediato. 
La norma approvata dal governo, voluta dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi con la collaborazione del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, ha trovato posto in un provvedimento che giunge a fine stagione ed è valida per il solo 2014. L'obiettivo di Ucina è quello di inserire il provvedimento nella prossima Legge di Stabilità, affinché si trovino le risorse necessarie per renderla definitiva. «È comunque un importante punto fermo, che per la prima volta pone un principio fondamentale: la fine della sperequazione a danno delle strutture turistico nautiche» ha commentato il presidente Ucina  Massimo Perotti. «Ora dobbiamo lavorare con il Parlamento, dove già l'onorevole De Micheli e la senatrice Fabbri si sono spese per sostenere questa causa, al fine di rendere il provvedimento definitivo».
Dalle analisi dell'Osservatorio Nautico Nazionale emerge che la spesa sul territorio di un turista nautico ammonta mediamente a poco meno del doppio di quella effettuata da un turista che utilizza strutture sul territorio.