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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Mercato auto in crisi: a dicembre ha perso oltre un quarto

L'Italia, sottolinea Unrae, spicca tra i maggiori paesi europei come l'unico a non aver previsto alcuna risorsa per l'automotive


Con il dato sconfortante delle immatricolazioni di dicembre, il mercato italiano dell'auto chiude il 2021 perdendo oltre un quarto rispetto allo stesso mse dell'anno precedente. Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) ha rilevato nel periodo 86.679 immatricolazioni (-27,5% rispetto a dicembre 2020), il numero di auto nuove vendute nell'intero anno si ferma a 1.457.952 unità, con un lieve incremento di 76.000 auto rispetto al 2020 (+5,5%) ma con ben 460 mila auto perse rispetto al 2019 (-24%). Il dato del 2021, inferiore anche alle previsioni formulate durante l'anno, è stato influenzato da una politica di sostegni frammentari e, in ultimo, dalle aspettative disattese dei consumatori per l'assenza di incentivi nella manovra economica del governo approvata in Parlamento.

"L'Unrae - dichiara il presidente Michele Crisci - ribadisce il forte sconcerto per la decisione delle Istituzioni di non assegnare nella Legge di Bilancio le risorse economiche necessarie per incentivare il mercato dell'auto con un piano triennale. Finora, le pur scarse risorse destinate con interventi "stop and go" hanno avuto un impatto positivo nel promuovere la mobilità elettrica: le immatricolazioni di veicoli full-electric, plug-in hybrid e hybrid sono, infatti, aumentati del 274% nell'ultimo anno e mezzo, con indubbio impatto positivo sul rinnovo del parco e sulla riduzione emissioni".

"L'assenza di una strategia almeno di medio periodo, con un piano di interventi organico – aggiunge Crisci – farà ricadere i costi economici della transizione sui consumatori, e i costi sociali sui lavoratori di un comparto che genera un fatturato commisurabile al 20% del Pil". In un contesto europeo, dove si distinguono i piani di incentivazione varati in Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, sottolinea Unrae, l'Italia spicca tra i maggiori mercati come l'unico a non aver previsto alcuna risorsa per l'automotive. Per il solo 2022 fra PNRR e Leggi di Bilancio la Germania ha stanziato 2.100 milioni di euro, la Francia 1.245 e la Spagna 619 milioni di euro.
 

Tag: automotive