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04 dicembre 2024, Aggiornato alle 16,22
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Armatori - Cultura

Medici di bordo, presentato il primo corso della scuola di alta formazione

Iniziativa promossa da Assarmatori in collaborazioni con Accademia Marina Mercantile, Università di Genova, Ordine di Malta, Cirm e Ufficio di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera (Usmaf)


Il primo corso della Scuola di Alta Formazione per i Medici di Bordo, che prenderà il via il prossimo ottobre, è stato presentato oggi a Roma presso l'auditorium del ministero della Salute "Cosimo Piccinno". A mettere in cantiere il progetto, portandolo sino alla sua realizzazione, è stata Assarmatori, l'associazione armatoriale aderente a Confcommercio-Conftrasporto, in stretta collaborazione con l'Accademia della Marina Mercantile di Genova, l'Università del capoluogo ligure, l'Ordine di Malta, il Centro Internazionale Radio Medico (Cirm) e l'Ufficio di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera (Usmaf). Un'iniziativa che ha trovato l'appoggio e il sostegno del ministero della Salute.

L'obiettivo del corso, che prenderà il via nel prossimo autunno presso Villa Figoli, sede di Arenzano (Genova) dell'Accademia della Marina Mercantile dotata anche di una nuova e moderna foresteria, è quello di fornire le nozioni e le informazioni avanzate per la gestione del paziente critico in situazioni a basse o medie risorse e in ambiente remoti come può essere quello di una nave. Al termine, i partecipanti - il cui requisito di accesso è la laurea in medicina e chirurgia con la priorità per i medici specializzati in anestesia e rianimazione e in medicina di emergenza - riceveranno le certificazioni necessarie a svolgere la professione a livello nazionale e internazionale.

La necessità di un'adeguata preparazione del personale medico a bordo è oggi ancora più sentita, a causa delle problematiche sanitarie emerse con la recente pandemia di Covid-19, che hanno imposto nuove regole, protocolli stringenti e l'esigenza di personale medico specializzato. Ma non solo: nel corso delle ultime estati, periodo in cui il traffico - a partire dai collegamenti con le isole - del trasporto marittimo raggiunge il suo picco, nelle ultime stagioni gli armatori hanno avuto difficoltà a reperire queste professionalità, fatto che, se dovesse ripetersi, potrebbe mettere a rischio un principio costituzionalmente garantito come quello della continuità territoriale.

"L'esperienza del Covid ha messo in rilievo, tra le altre, la figura chiave e decisiva del Medico di Bordo, che in questi due anni ha dovuto affrontare e gestire situazioni decisamente critiche e fuori dall'ordinario, assistendo contemporaneamente centinaia di passeggeri - commenta il sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa - Un ruolo, troppo spesso poco conosciuto, che però garantisce tranquillità e sicurezza ai numerosi passeggeri marittimi. Questo corso, dunque, rappresenta un'incredibile opportunità in linea con le esigenze di poter disporre di medici formati specificatamente sulle reali attività da svolgere a bordo. Questa tipologia di formazione potrebbe rappresentare un modello replicabile da altre realtà. Il ministero della Salute svolgerebbe il ruolo di garante autorizzando le strutture pubbliche, tenendo il registro dei corsi e dei certificati emessi, controllando i programmi. In quest'ottica di rafforzamento della funzione di medico di bordo, occorrerà poi far ripartire la Commissione per la Revisione della Normativa dei Servizi Sanitari di bordo per giungere in tempi stretti alla revisione ed integrazione delle norme in materia".

"Il progetto - spiega il presidente di Assarmatori, Stefano Messina - nasce dalla volontà di noi armatori di fornire una risposta fattiva ad una problematica qual è la carenza di una adeguata disponibilità della figura professionale dei Medici di Bordo che, soprattutto durante il periodo estivo, comporta significative criticità che nei casi più gravi rischiano di interrompere il regolare svolgimento delle attività soprattutto dei traghetti, mettendo a rischio la continuità garantita dai servizi stessi. Da questo punto di vista occorre ricordare come anche la pandemia tutt'ora in corso abbia ulteriormente sottolineato la necessità di un'adeguata presenza medica, soprattutto in particolari ambienti come quelli delle navi. Questa iniziativa, che ci inorgoglisce e per la quale non possiamo che ringraziare i nostri partner, mira appunto ad essere una prima risposta concreta e ad offrire nuove stimolanti opportunità di lavoro a personale e professionisti italiani".

"La professione del Medico di Bordo è una delle più gratificanti e impegnative nel settore – aggiunge Susy de Martini, consulente di Assarmatori e coordinatrice scientifica del corso - Gratificante perché si svolge in un ambiente di eccezionale bellezza, il mare e le magnifiche navi che lo solcano permettendo ai passeggeri esperienze uniche ed ai marittimi di sostenere le loro famiglie. Impegnativa perché il Medico di Bordo deve affrontare ogni forma di emergenza da solo e lontano dalla terraferma e, quindi, deve essere preparato tecnicamente e psicologicamente ad affrontarle. Non esisteva fino ad oggi una scuola specifica per questo in nessuna parte del mondo e l'Italia stabilisce oggi un primato importante. Ho lavorato per molti anni per raggiungere questo obiettivo, stimolata da numerosi colleghi divenuti amici e che saranno docenti in questo corso e da valenti dirigenti del ministero della Salute quali il dottor Angeloni. Grazie alla ferma volontà del presidente di Assarmatori Stefano Messina, del sottosegretario alla Sanità Andrea Costa e della direttrice dell'Accademia Paola Vidotto e alla collaborazione con l'Università di Genova, in Italia formeremo i migliori Medici di Bordo: un vanto per la nostra Marineria e per tutto il Paese".

Il corso, che si articola in 12 giornate di 8 ore ciascuna, è limitato a un numero massimo di 20 partecipanti e vede il contributo economico di Grandi Navi Veloci che potrà garantire ai discenti, che saranno selezionati tra brillanti giovani medici italiani e comunitari, una rilevante quota dicofinanziamento per prendere parte all'intervento formativo. "Per l'Accademia della Marina Mercantile è un orgoglio partecipare a questa iniziativa, promossa da una rete istituzionale di ampio respiro e con grande visione d'insieme - conclude Paola Vidotto, direttrice dell'Accademia della Marina Mercantile - Risulta ormai fondamentale una formazione che sappia integrare le capacità tecniche con la duttilità dei servizi, in maniera tale da essere presente anche a bordo del naviglio mercantile con il livello massimo della sicurezza sanitaria. Il corso, che si svolgerà nella sede di Arenzano dell'Accademia, vicino al capoluogo ligure, ribadisce la centralità del nostro istituto nel panorama nazionale, e ci incoraggia a promuovere sempre più percorsi didattici di alta formazione al servizio delle flotte".