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13 maggio 2025, Aggiornato alle 16,46
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Armatori

Marittimi, si ferma la trattativa sul ccnl

Sindacati e Confitarma interrompono i negoziati. Alla base i servizi di rimorchio e il riposo a bordo


Brusca interruzione delle trattative tra Confitarma e sindacati per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (ccnl) per il comparto marittimo. «Aperto lo stato di agitazione» dichiarano le associazioni di categoria. 
Alla base ci sarebbe la trattativa sui servizi di rimorchio, in particolare sul "riposo a bordo", l'orario di riposo. «Al livello nazionale – afferma Confitarma – è necessario prevedere la possibilità di organizzare il lavoro attraverso l'utilizzo del riposo a bordo, mentre la disciplina applicativa della nuova organizzazione non potrà che essere rinviata ad un accordo aziendale». I negoziati, iniziati in un primo incontro il 4 giugno, riguardano anche altri aspetti, come l'imbarco degli allievi ufficiali, la semplificazione del ccnl, il cabotaggio e il rimorchio. Non è quindi chiaro in realtà quale sia stato il vero motivo della rottura tra sindacati e associazione degli armatori, quel che è certo è che alla base le ragioni sono ovviamente legate alle retribuzioni. «Durante questo periodo -  spiega il responsabile nazionale dei marittimi della Uiltrasporti Agostino Falanga - si è parlato, tutti d'accordo, di semplificazione delle norme sul ccnl, di imbarco allievi ufficiali ed altre categorie, mentre non si è ancora discusso della quantificazione economica connessa al rinnovo».
Secondo Confitarma, la rottura c'è stata principalmente sugli accordi riguardanti il rimorchio. «Da anni abbiamo posto al centro del confronto sindacale – sottolinea l'associazione – l'esigenza di mettere le società concessionarie in condizione di poter competere alla pari con i concorrenti comunitari, in vista delle nuove gare per il rilascio delle concessioni divenute ormai obbligatorie, salvaguardando al contempo i livelli occupazionali dei marittimi italiani imbarcati sui rimorchiatori». Da qui le vicendevoli accuse di chiusura. Confitarma mantiene la sua posizione sostenendo che segue la «disciplina comunitaria». «Prendiamo atto – è la posizione di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti – della rottura del negoziato per il rinnovo del ccnl dell'intero comparto marittimo».