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18 maggio 2024, Aggiornato alle 18,37
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Infrastrutture

Marghera, accordo di programma da 153 milioni

È stato ratificato a Roma il progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell'area portuale che sarà sviluppato nei prossimi tre anni


È stato siglato giovedì scorso a Roma, al ministero dello Sviluppo Economico alla presenza di Regione Veneto, Autorità portuale e Comune di Venezia, l'accordo di programma per la riconversione e riqualificazione dell'area del porto di Marghera. Circa 153 milioni di euro per la creazione e ristrutturazione di infrastrutture materiali e informatiche che daranno vita nei prossimi tre anni alla nuova porto Marghera. «Siamo di fronte ad un impegno che non si limita a trattare di bonifiche e crisi aziendali – spiega il presidente dell'Autorità portuale di Venezia Paolo Costa - ma punta ad un insieme coordinato di interventi infrastrutturali». Gli obiettivi, secondo Costa, sono tre: «attrazione di attività porto-centriche, ovvero che sappiano sfruttare al meglio la vicinanza al mare e le grandi potenzialità logistico-infrastrutturali; accessibilità grazie ai lavori di escavo dei canali, delle banchine esistenti e il ripristino dei tracciati ferroviari; infine la realizzazione del porto offshore».

Gli interventi
L'Autorità portuale si occuperà di realizzare e modificare le banchine, implementare piazzali e migliorare la viabilità. Costo: 69,5 milioni di euro. I lavori alla sponda sud del canale ovest, in corrispondenza del terminal Montesyndial, costituiscono un primo tassello di intervento onshore del progetto di sviluppo del porto di Venezia offshore-onshore che, avendo già avuto  valutazioni tecniche e ambientali positive nella Conferenza dei servizi del 25 novembre  scorso, è pronto alla valutazione del Cipe per l'approvazione finale. 

I lavori sulle banchine della sponda ovest del canale ovest, in corrispondenza dei terminal GMI e Cereal Docks, sono finalizzati all'ampliamento delle banchine di terminal che operano nel settore agroindustriale.

Lo studio 
Nel 2014 il numero totale di aziende operanti a porto Marghera è pari a 1.034, per un totale di 13.560 addetti. Rispetto ai risultati dell'indagine 2013, si rileva un aumento di circa 2.440 addetti, a fronte di una sostanziale stabilità del numero di imprese. 

Sono dati frutto di un'indagine  condotta da Comune di Venezia, Autorità portuale di Venezia, Ente Zona Industriale di porto Marghera e Regione Veneto sulle attività economiche presenti nell'area industriale del porto. La campagna di rilevazione, giunta quest'anno alla terza edizione, è finalizzata a misurare il profilo produttivo dell'area, rilevando le aziende insediate ed i relativi addetti. L'indagine si compone di una parte quantitativa, che  classificherà le imprese sulla base del settore di attività, la dimensione economica e il numero di addetti; e da una parte qualitativa finalizzata a ottenere dalle aziende idee, commenti ed informazioni circa l'area di porto Marghera e le opportunità di sviluppo. 

Tale positiva differenza, oltre che ad una buona tenuta generale dell'intero sito portuale-industriale, è imputabile alla ripresa delle produzioni nello stabilimento della Fincantieri, che nel corso del 2014 ha iniziato una serie di importanti commesse per nuove navi da crociera, e alle attività di indotto connesse alle produzioni industriali storiche di porto Marghera.