|
adsp napoli 1
26 marzo 2025, Aggiornato alle 11,16
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4
Armatori

Maersk Line, i numeri del trimestre

La compagnia danese torna a crescere nei primi tre mesi del 2012, senza recuperare però tutte le perdite. Le previsioni per quest'anno sono in linea con quelle dell'anno scorso


Utile in crescita rispetto alle perdite dell'anno scorso e fatturato sostanzialmente invariato. E' questo in due parole il primo trimestre di Maersk Line. In attivo anche Maersk Oil e i terminal APM, anche se entrambi in calo rispetto all'anno passato.
Quest'anno tutto si giocherà sui noli secondo Orazio Stella, managing director Maersk Italia. «Crediamo - spiega - che la disciplina nella gestione dei noli, così come interventi importanti sulla capacità volti a mantenere in equilibrio la domanda e l'offerta, siano gli elementi alla base di una performance che, comunque, deve fare i conti con una situazione di mercato molto complicata ed in continuo divenire. Anche per quanto riguarda il nostro Paese, i risultati ottenuti in questo primo quarto, in linea con i nostri obiettivi per il 2013, sono il riflesso degli sforzi della nostra organizzazione nella direzione di un costante allineamento alle strategie globali».
Maersk Line. Gli utili sono stati pari a 204 milioni di dollari (ROI +4%), recuperando in parte le perdite del primo trimestre 2012 che sono state di 599 milioni (ROI -12,7%). La media dei noli è cresciuta del 4,7% sul trimestre 2012, in parte dovuto ad un calo dei volumi del 4%. Il flusso di cassa è stato di 762 milioni (nel 2012 è stato negativo per 257 milioni).
Maersk Oil. L'utile trimestrale è in calo, pari a 346 milioni (1,3 miliardi nel 2012) con un ROI del 20,6% (76,5% nel 2012). Il calo, spiega la compagnia danese, è dovuto al basso prezzo del petrolio pari a 112 dollari per barile (119 nel primo trimestre 2012).
APM Terminals. Utili a 166 milioni (226 nel 2012). Un risultato dovuto al calo dei volumi in Nord America ed Europa Occidentale. «Complessivamente nei terminal del gruppo i container movimentati sono stati gli stessi del 2012» fa sapere la compagnia, «mentre il traffico globale è cresciuto del 3%». Il flusso di cassa è stato di 242 milioni (185 nel 2012). Recentemente il terminal turco Petkim ha recentemente stretto un accordo con il Aegean Gatewat Terminal vicino Izmir. Infine, APM Terminals, in consorzio con Bolloré Africa Logistics e Bouygues, è stato giudicato miglior offerente per il nuovo container terminal di Abidjan in Costa d'Avorio.
Maersk Drilling. E' l'unico comparto che cresce, senza dover recuperare alcuna perdita. L'utile è stato di 146 milioni (123 nel trimestre 2012) con un ROI del 13%.

Le previsioni 2013
L'armatore prevede sostanzialmente un anno fotocopia a quello passato, quando il gruppo segnò un attivo di ben 4 miliardi di dolari. Il flusso di cassa dovrebbe essere superiore al 2012, quando fu di 6,2 miliardi. 
Maersk Line. Secondo l'armatore nordeuropeo questo primo trimestre sarà il migliore dell'annata, cosa che gli permetterà di migliorare gli utili complessivi del 2012, che sono stati pari a 461 milioni. A questo si aggiunge una previsione di crescita del 2/4% nella domanda di trasporto, meno di quanto ci si aspettava soprattutto sulla rotta Asia-Europa.
Maersk Oil. Qui ci si aspetta un calo significativo, le performance del 2012, pari a 2,4 miliardi, sono lontane, nonostante un contenzioso fiscale con l'Algeria che gli frutterà un miliardo di dollari.
Apm Terminals. Anche qui le previsioni sono inferiori alle performance 2012 quando la divisione ha raggiunto i 701 milioni, mentre il settore Drilling si prevede in crescita sul 2012, quando registrò utili per 347 milioni.