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03 maggio 2024, Aggiornato alle 16,47
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Maersk battezza il metanolo e si lancia nella produzione

Cerimonia di battesimo a Copenaghen per "Laura Maersk", con madrina von der Leyen. L'armatore lancia C2X, società dedicata alla produzione di metanolo verde


Giovedì scorso, a Copenaghen, nel giorno del battesimo della prima nave portacontainer al mondo predisposta al consumo di metanolo, Laura Maersk, il gruppo logistico e armatoriale danese annuncia la nascita di una nuova società dedicata alla produzione di metanolo verde. Madrina della cerimonia di battesimo è stata un'ospite di eccezione, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Si chiama C2X ed è parte della Danish industrial group A.P. Moller Holding, di proprietà di maggioranza di Maersk (al cui interno Maersk detiene il 20 per cento delle quote di C2X). Si dedicherà alla produzione su larga scala di metanolo verde con centri, tra gli altri, nel Canale di Suez, in Egitto, e nel porto di industriale di Huelva, in Spagna.

Il metanolo verde può essere ricavato in diversi modi, lavorando la biomassa, il carbonio o l'idrogeno. Riduce le emissioni di carbonio tra il 60 e il 95 per cento. È "verde" perché la sua produzione prevede il consumo di energia rinnovabile, riducendo l'impatto ambientale. Attualmente nel mondo sono circa 125 le navi portacontainer in costruzione in grado di utilizzare questo carburante, 25 delle quali sono state ordinate da Maersk. 

Ma quanto è promettente l'utilizzo del metanolo come alternativa al carburante fossile tradizionale? È impossibile saperlo ora, in questa fase di transizione, dove tra idrogeno, ammoniaca, eolico, elettrico, per citarne alcuni, le sperimentazioni sono ancora in corso e per via di questo contesto non c'è ancora un mercato di riferimento, fattore che a sua volta genera un circolo vizioso. I trasportatori di container stanno ordinando navi alimentate a metanolo ma ci vorranno anni prima che la produzione di metanolo rinnovabile soddisfi la domanda e comporti una riduzione dei costi.

«Non punteremo tutto sul metanolo», ha detto ai giornalisti il CEO di Maersk, Vincent Clerc, in occasione del battesimo di Laura Maersk. «Potrebbero essercene altre a metanolo – continua Clerc - e poi dovremo valutare altre tecnologie in questo periodo di transizione. È molto probabile che nei prossimi anni emergeranno altre tecnologie».

Tag: maersk - ambiente