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04 novembre 2024, Aggiornato alle 18,18
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Cultura

Life Conceptu Maris, l'osservatorio multidisciplinare che scova stenelle e delfini

Due giorni di monitoraggio a bordo di un traghetto Corsica Sardinia Ferries per i ricercatori Ispra, Cima, Anton Dohrn, Università di Milano e di Palermo


Tra l'1 e il 2 settembre il traghetto Mega Victoria di Corsica Sardinia Ferries ha ospitato 9 ricercatori coinvolti nel progetto "Life Conceptu Maris" per lo studio e la conservazione della fauna marina mediterranea. Scienziati dell'Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (Ispra), della Fondazione CIMA, della stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, Università Bicocca di Milano e Università di Palermo sono partiti dal porto di Vado Ligure con destinazione Bastia, Ile Rousse e Nizza, su tre delle rotte servite dalla compagnia.

L'approccio di Life Conceptu Maris è multidisciplinare per lo studio della distribuzione dei cetacei e delle tartarughe marine in ambito pelagico, che combina l'osservazione classica degli animali dal ponte di comando di una nave con nuove tecnologie quali il DNA ambientale, gli isotopi stabili e l'impiego di sensori per il monitoraggio dei parametri chimico fisici dell'acqua di mare. In questo caso una squadra di cinque osservatori, che ha effettuato i monitoraggi dal ponte di comando, è stata affiancata da un'altra composta da quattro ricercatori che ha avuto accesso ai locali tecnici. A bordo della nave è stato attrezzato un laboratorio di ricerca per raccogliere direttamente acqua dal mare e per ospitare macchinari di filtraggio e stoccaggio dei campioni.

Le informazioni che si ricaveranno da questo innovativo approccio multidisciplinare saranno essenziali per costruire le mappe delle caratteristiche ambientali, che potranno aiutare a definire meglio la distribuzione di cetacei e delle tartarughe marine nel Mediterraneo.

«Nei sei viaggi effettuati sono state avvistate tantissime balenottere, 18 sulla tratta Savona/Bastia e quasi 30 sulla tratta Nizza/ Ile Rousse», spiega Paola Tepsich, ricercatrice della Fondazione CIMA. Sono stati avvistati anche grandi branchi di stenelle e e delfino comune, questi ultimi alquanto rari da scovare. «Incredibili per questo mare gli undici avvistamenti di tartaruga Caretta caretta durante l'ultima traversata fra Nizza e Ile rousse», continua Tepsich. «I tursiopi con i cuccioli hanno accolto i ricercatori a Ile Rousse e un maestoso capodoglio li aspettava davanti a Vado Ligure. Moltissimi anche gli avvistamenti di altre specie, tra cui mante e pesci luna. I dati raccolti a bordo dei traghetti di Corsica Ferries si confermano ogni anno sempre più importanti: ci stanno aiutando a capire come le specie stiano affrontando i cambiamenti derivanti dal riscaldamento del mare e ci permettono di estendere le nostre analisi in aree altrimenti inaccessibili».

«Con queste traversate si conclude la prima fase di repliche con cui l'approccio multidisciplinare messo a punto nell'ambito del Life Conceptu Maris è stato trasferito in alcune aree chiavi del Mediterraneo, come il Santuario Pelagos, il corridoio di migrazione dei cetacei spagnolo e la regione Adriatica. Un grandissimo lavoro di squadra che mette a sistema competenze e approcci dei tanti ricercatori ed enti coinvolti con l'obiettivo comune di tutelare i giganti del Mediterraneo», spiega Antonella Arcangeli, ricercatrice di Ispra.

Da fine aprile, a bordo dei traghetti della Corsica Sardinia Ferries, sono ripartiti su tutte le tratte servite i monitoraggi sistematici di cetacei, tartarughe, uccelli marini e rifiuti, da parte dei ricercatori di vari enti che dal 2007 utilizzano le navi della compagnia come piattaforme di studio e osservazione. «Le navi gialle sono veri e propri laboratori galleggianti, che partecipano allo sforzo collettivo, per la difesa del mare e dell'ecosistema», conclude Cristina Pizzutti, responsabile comunicazione e marketing di Corsica Sardinia Ferries.

Tag: ambiente