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17 maggio 2024, Aggiornato alle 12,52
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Politiche marittime

Le turbine a gas arrivano in Italia

Distribuite da Capstone attraverso IBT Group, non hanno bisogno di olio lubrificante. In tempi di SECA si apre un nuovo mercato


Il 2015 – quello dei nuovi limiti alle emissioni di zolfo delle navi - si avvicina e in Italia iniziano ad affacciarsi le prime aziende dedicate alla produzione di energia "verde" di bordo. Capstone Turbine è una di queste. Azienda con sede in California e filiali in Cina, Singapore, Inghilterra e Messico, ha iniziato a vendere anche nel nostro paese le turbine a gas, utili a fornire energia elettrica a unità di grande e media dimensione.
La particolarità di questa turbina sta nell'assenza di lubrificazione, un brevetto della società statunitense che consente alle turbine di girare senza liquido lubrificante al loro interno. In tempi di elettrificazione delle banchine, questa soluzione potrebbe essere molto utile perché fornisce un buon ausilio energetico durante la sosta. Capstone ha fatto alcuni calcoli. Una nave da crociera in porto consuma tra i 3 e i 4 MW di potenza, pari a emissioni per 11,6 gr per chilowatt di ossido di azoto, 1,7 di diossido di zolfo e 750 gr/kwh di anidride carbonica. Con questo tipo di turbine invece l'ossido di azoto scenderebbe a 1,15 gr per chilowatt, totale assenza di diossido di zolfo e anidride carbonica a 1,8 grammi per chilowatt, il tutto al di sotto del limite di 2,4 grammi per chilowatt dall'International Maritime Organization nel Tier III.
Questo tipo di turbine sono già presenti a bordo di Argonon (nella foto), una tanker da 110 metri di lunghezza, adibita al traffico fluviale nei pressi di Rotterdam, una delle zone con il più stretto SECA che c'è. Le turbine a bordo sono due, alimentate a gas naturale liquefatto. Già di suo la nave è particolarmente moderna, con i motori principali alimentati per di più a gas naturale, e in parte a diesel. Si calcola che, grazie all'impianto a turbina, il cargo risparmierà circa 15mila euro all'anno, equivalente a 25mila litri di diesel che prima usava per il riscaldamento e la climatizzazione degli ambienti comuni.
In Italia, l'applicazione per il settore navalecommerciale sarà distribuita in esclusiva da IBT Group di Villorba, azienda con sede a Treviso e fondata nel 2000 da Ilario Vigani. «L'uso delle turbine a gas – afferma - sta crescendo sempre più in vari ambiti industriali e pertanto crediamo che siano destinate a diffondersi presto anche nel settore navale. Ci vorranno alcuni anni affinché il settore ne sperimenti i vantaggi si creino referenze importanti, ma sicuramente è in questa direzione che il futuro dei nostri porti sta andando».
Per promuovere la tecnologia, Capstone ha lanciato un concorso che regala una turbina fino a 130 kW.