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Le risorse dei mari italiani al Port&ShippingTech

Strategie politiche per valorizzare le potenzialità economiche dell'interscambio portuale: petrolio, gas, pesca, intermodalità, energie rinnovabili. Se ne parlerà a Genova dal 6 all'8 ottobre

(Martin Pettitt/Flickr)

Sesto Continente, Pianeta Blu, tante sono le metafore con cui si indica la vastità di acqua che copre il 71 per cento della superficie terrestre. Da sempre il mare, luogo di transito, è fonte di risorse ma, dalla metà del XIX secolo, la quantità, la diversità e l'importanza di quest'ultime sono aumentate esponenzialmente. L'Italia, con i suoi 8 mila chilometri di coste, dovrebbe essere tra i Paesi più interessati alla salvaguardia di questo bene che genera competizione tra gli Stati per la sua valorizzazione e che il sistema internazionale a fatica cerca di incanalare nel meccanismo delle Zone Economiche Esclusive. Novità di quest'anno a Port&Shipping Tech (6-8 ottobre 2021) sarà il forum Over&Under The Sea ad affrontare questo tema in tutta la sua ampiezza. Mercoledì 6 ottobre, al pomeriggio, moderati da Umberto Masucci, Presidente di The International Propeller Clubs, gli interventi si svilupperanno quindi su due piani: risorse e potenzialità - politiche e strategie.

Sotto la superficie del fondo marino troviamo petrolio e gas, sul fondale invece decine di miliardi di tonnellate di noduli metallici, condotte per idrocarburi, cavi per i dati e per l'energia elettrica, risorse la cui potenzialità è destinata a crescere. Nell'acqua, inoltre, sono presenti risorse biologiche, di cui quelle intercettate dalla pesca sono una piccola parte anche se impattante per il sovrasfruttamento e le pratiche scorrette. Infine, le acque superficiali, il più grande collettore solare del pianeta, la cui energia il mare restituisce sotto forma di vento.

In apertura di Over&Under The Sea verrà subito affrontata la questione della pesca che, in un mare affollato e in cui le Zone nazionali si toccano, diventa una questione politica. Parlando invece della Zona Economica Esclusiva italiana, l'attenzione si sposterà sulle risorse minerarie di fondale, tema di grande interesse. Non solo petrolio e gas, quanto minerali e metalli presenti nel Tirreno tra la Sardegna e la Campania, e trasportati dalle profondità della Terra dai vulcani sottomarini attivi. Si tratta di zinco, rame, piombo e anche oro.

Sempre sul fondo si appoggiano altre risorse, non più naturali ma create dall'uomo: tubi e cavi. Dei primi, Fabrizio Maronta, Redattore e Responsabile Relazioni Internazionali di Limes racconterà opportunità e  problematiche, mentre dei cavi-dati in fibra ottica ne parlerà lo European Council for Foreign Relations che ha dedicato un recente studio alla questione. Sul fondo corrono però anche altri tipi di cavi, quelli per il trasporto dell'energia elettrica, utilizzati in Italia da Terna per rifornire le isole, per importare energia dall'estero (come il cavo appena inaugurato che porta elettricità dalle centrali idriche albanesi e dei Balcani), e per equilibrare le forniture tra aree del paese, come il nuovo cavo triangolare in fase di posa che unirà Sicilia, Sardegna e Campania. Non ancora attivo in Italia, ma in arrivo nel giro di qualche anno, il quarto scopo di questi cavi: unire i campi eolici galleggianti offshore e la terraferma.

L'Unione europea vede nei collegamenti dati ed energetici un settore strategico, tanto da avergli dedicato il programma Ten-E/eTen, affine al molto più noto Ten-T. Su di esso è in corso un confronto che riguarda anche quali infrastrutture energetiche possano essere considerate green, e quindi meritevoli di investimenti dal bilancio comune e privati a tassi agevolati. La ragione del contendere principale è oggi sul gas naturale, e quindi interessa i tubi, ma potrebbe riguardare anche l'elettricità trasportata, se questa è prodotta con fonti non green.

Entrano quindi in campo anche questioni politiche, affrontate dal secondo filone del Forum. Con la crescente valorizzazione delle risorse del mare, l'acqua e i suoi fondali, negli anni'70 hanno iniziato la loro trasformazione giuridico-politica in "territorio". Per evitare una guerra dominata dai più forti, l'ONU ha creato le Zone Economiche speciali, un'estensione economica delle acque territoriali che arriva fino a 200 miglia marine. Nel Mediterraneo, per le sue dimensioni e i numerosi affacci dei Paesi, i conflitti sono inevitabili. Ne parlerà a PST l'Ammiraglio Ispettore ris. della Marina Militare Fabio Caffio, uno dei massimi esperti sull'argomento. Daniele Bosio, Coordinatore degli affari marittimi e di sicurezza del Ministero Affari Esteri presenterà invece, l'International Seabed Authority delle Nazioni Unite, che regola gli utilizzi del fondo marino oltre il limite delle ZEE.

Le risorse marine sono un'opportunità anche per lo sviluppo dell'eolico offshore che, sia nella costruzione che nella manutenzione, richiede mezzi e personale ultra-specializzato. Ne parlerà Eva Peño, Global Market Leader OSV & Tugs di Bureau Veritas che estenderà la riflessione alla prontezza degli operatori italiani partendo dalla considerazione che la prima commessa significativa del settore in Italia, quella relativa al parco eolico offshore di Taranto, è andata a un'azienda olandese.

Entro dieci anni una parte importante dell'economia italiana dipenderà quindi dal mare che la circonda, non solo come strada ma come fonte di risorse fondamentali. Per questo motivo, ad aprire il Forum sarà l'intervento della Marina Militare, che da qualche anno si sta concentrando su questo nuovo settore facendo ricorso alle proprie specialità e a partnership pubblico-privato, una tra tutte quella che riguarda le piattaforme energetiche nel Canale di Sicilia e nel Basso Tirreno.

Port&ShippingTech è giunto alla tredicesima edizione con il sostegno del cluster marittimo nazionale. L'evento si svolge negli anni pari a Napoli e in quelli dispari a Genova e costituisce in entrambi casi la conferenza principale delle rispettive Shipping Week. Dopo il successo dell'edizione 2020 anche quest'anno si svolgerà in forma ibrida, in presenza e in live streaming.

La Genoa Shipping Week in agenda dal 4 all'8 ottobre, è un evento biennale che riunisce operatori portuali, marittimi e logistici provenienti da tutto il mondo. Quest'anno ospiterà la Rolli Shipping Week: una settimana di appuntamenti in cui la comunità dello shipping genovese accoglierà i suoi ospiti all'interno dei prestigiosi uffici e negli storici Palazzi della città.

Maggiori informazioni su: Port&ShippingTech | Genoa Shipping Week | Rolli Shipping Week

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Tag: genova