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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Le cinque proposte di Conftrasporto-Confcommercio per rilanciare l'economia

Sblocco al confine austriaco, PNRR, sburocrazia, digitale, intermodalità e tassazione. L'associazione si confronta con il ministro Salvini

Pasquale Russo, presidente di Confcommercio Campania, e Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture (ferpress.it)

Autotrasporto, porti, trasporto marittimo, trasporto ferroviario e logistica energetica. Sono le cinque proposte per far crescere l'economia italiana lanciate da Conftrasporto-Confcommercio nel crso di un convegno tenutosi a Roma mercoledì scorso. Per il mare l'associazione chiede le risorse non conferite del PNRR, il marebonus, una maggiore digitalizzazione e un maggior supporto agli armatori che ordinano nei cantieri italiani.

In cima alla lista, le annose limitazioni al confine nord italiano da parte dell'Austria verso i mezzi pesanti. «Anche il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, in occasione del nostro convegno, si è espresso contro le limitazioni al traffico imposte dall'Austria, misure reiterate che danneggiano tutta la nostra economia», afferma il presidente dell'associazione, Paolo Uggè. «Siamo con lui – continua - in questa battaglia. Il 28 gennaio prossimo a Verona ci sarà l'assemblea dei nostri autotrasportatori, che avrà come tema centrale proprio il contingentamento dei mezzi pesanti lungo l'asse del Brennero. Attraverso i valichi alpini transitano merci per quasi 500 milioni di tonnellate e un terzo utilizza il corridoio del Brennero, dove se fosse garantita la libera circolazione delle merci assicurerebbe 390 miliardi di euro in più per l'economia europea».

Quali sono queste cinque proposte? Vediamole.

Autotrasporto
Come anticipato poc'anzi, porre fine alle limitazioni unilaterali dell'Austria al Brennero e accelerare sul nuovo tunnel, anche sul versante tedesco, per attivare l'intermodalità; intervenire in Ue perché il beneficio del gasolio commerciale non venga soppresso; infine, ridurre il cuneo fiscale per contrastare la carenza di autisti; rivedere i divieti di circolazione.

Dogane e porti
Integrare le istanze settoriali e superare possibili rigidità del ruolo affidato ai ministeri Cultura e Ambiente; attrezzare i porti contro il climate change; collegare i terminal ferroviari alla rete nazionale; varare la Piattaforma Logistica Nazionale; risolvere le criticità del nuovo regolamento sulle concessioni portuali; cancellare l'obbligo di contributo all'ART delle imprese terminaliste; sostenere l'efficientamento energetico e ambientale degli operatori.

Trasporto marittimo
Assegnare al settore le risorse non conferite tra quelle stanziate dal fondo complementare al PNRR; rifinanziare il marebonus; snellire la burocrazia per evitare che le nostre compagnie lascino la bandiera italiana a vantaggio di Paesi europei; sostenere la cybersicurezza; potenziare il supporto per gli armatori che si rivolgono per commesse ai cantieri navali nazionali.

Trasporto ferroviario
Rendere strutturale il ferrobonus; varare strumenti per lenire la speculazione energetica; incentivare l'intermodalità e completare i corridoi europei; favorire il reshoring della costruzione dei carri per il rientro di competenze ora ‘emigrate' nelle aziende extra-Ue.

Logistica energetica
Semplificare gli iter verso il ‘green' nei depositi fiscali costieri; anticipare al 2023 i criteri della proposta di revisione della direttiva europea sulla tassazione dei prodotti energetici (‘bio' e alternativi); rivedere la disciplina dei contributi di solidarietà straordinari contro gli extraprofitti, evitando la doppia imposizione e scorporando il valore delle accise dalla base imponibile.

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