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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Personaggi

Ivano Russo nominato amministratore unico di RAM

L'esperto di relazioni internazionali, già collaboratore al Parlamento europeo e italiano, ed ex direttore di Confetra, alla guida della in house del ministero delle Infrastrutture

Il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, e l'ad unico di RAM, Ivano Russo

L'assemblea degli azionisti di RAM, società in house del ministero delle Infrastrutture con capitale del ministero dell'Economia, ha nominato Ivano Russo amministratore unico, succedendo a Zeno D'Agostino.

Nato a Napoli nel 1978, dottore di ricerca all'Università Federico II in Storia delle Relazioni Internazionali, dal 2001 ad oggi ha lavorato presso il Parlamento europeo, la presidenza del consiglio dei ministri, il ministero per l'Innovazione della Pubblica Amministrazione, il ministero per la Coesione Territoriale e nel ministero delle Infrastrutture, occupandosi di connessioni materiali ed immateriali, corridoi europei, reti Ten-T, digitalizzazione dei processi amministrativi nei trasporti,  nella portualità e nella logistica. È stato anche responsabile del centro studi della Confindustria di Napoli e direttore generale di Confetra.

«Ringrazio il ministro alle Infrastrutture, Enrico Giovannini, per la fiducia e per le espressioni di stima che ha voluto dedicarmi qualche giorno fa nel corso dell'assemblea di Assoporti – commenta Russo in una nota – sono e siamo pronti a lavorare fin da subito per rendere sempre più RAM il centrale implementing body dell'amministrazione pubblica. Dalla gestione degli incentivi per lo shift modale alla digitalizzazione delle procedure e delle informazioni che accompagnano i flussi merce, dal supporto alla pianificazione strategica in ambito logistico ed infrastrutturale al contributo tecnico che possiamo offrire alla conferenza nazionale delle autorità di sistema portuale e all'attuazione di progetti e programmi comunitari: offriremo ai dipartimenti, al gabinetto, alle direzioni generali, alla struttura tecnica di missione del ministero delle Infrastrutture tutto il supporto che ci sarà richiesto. Le sfide innanzi a noi sono tante, e tutte decisive per il futuro di un settore assolutamente strategico per la competitività dell'intera economia nazionale. Un settore che con oltre 100 mila imprese, 85 miliardi di fatturato ed un milione di addetti rappresenta un asset industriale enorme, tra l'altro al servizio dell'economia reale del Paese. Nelle prossime ore incontrerò l'amico Zeno D'Agostino per un prezioso passaggio di consegne e per scambiare qualche impressione sul da farsi».

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