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11 ottobre 2024, Aggiornato alle 17,23
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Interporti, UIR: "Testo riforma è un buon inizio"

Secondo Gasparato, seppur da modificare, il contenuto che verrà discusso alla Camera si basa su un progetto di legge dell'associazione risalente al 2018


Il presidente della Unione Interporti Riuniti, Matteo Gasparato, interviene sul lavoro di riforma del governo sulla "legge dell'interportualità" (la  Legge 240 del 1990) sottolineandone la «bontà delle finalità di un testo che viene avversato non per sbaglio da una certa parte politica».

«Probabilmente – continua Gasparato - a qualcuno sono sfuggiti molti passaggi associativi e colgo l'occasione di alcune interviste rilasciate nell'approssimarsi della discussione alla Camera del testo di legge, a prima firma Rotelli, per riaffermare la necessità di procedere con l'approvazione di una norma che rappresenta un punto di partenza importante. Fa piacere che, finalmente, gli interporti siano arrivati al centro della scena, dopo anni di disinteresse totale da parte di compagini di governo e di gruppi di pressione che invece oggi sono così attenti. Faccio sommessamente presente che questo disegno di legge nasce da una proposta fatta da UIR nel 2018, riprendendo il testo che aveva come prima firmataria l'on. Velo. Sono intervenuti emendamenti peggiorativi che, nei giorni scorsi, abbiamo già sottoposto all'attenzione del governo e dei firmatari, e ci impegneremo nell'iter parlamentare al fine di migliorarla, non soffermandoci certo sul significato di una definizione, per esempio, che viene abitualmente utilizzata dal governo da anni nel firmare le nostre convenzioni».

«Non va dimenticato – aggiunge Gasparato - l'attenzione al nostro settore posta dal ministero delle Infrastrutture che ha stipulato a novembre 2023 con 12 interporti Convenzioni con un contributo ministeriale assegnato di 11,15 milioni di euro, a fronte di risorse messe a disposizione dagli interporti per 19 milioni. Inoltre, lo scorso 23 febbraio è stato pubblicato un ulteriore bando dal MIT, con un budget complessivo di 10 milioni, per cofinanziare progetti fino a 20 milioni, riservato in esclusiva alla digitalizzazione degli interporti. Quest'ultimo bando prevede la possibilità di eligere spese retroattive e non ancora completamente sostenute alla data di pubblicazione a partire da febbraio 2020. Hanno manifestato interesse 21 interporti per 19,8 milioni di progettazione su 5 diverse azioni: TOS, connettore, banda larga, cybersecurity, gate automation.

UIR coordina un gruppo di lavoro per armonizzare i progetti, all'interno di una gestione federata dei fondi messi a disposizione dal MIT volta a raggiungere gli obiettivi del PNRR. Al termine di questo lavoro, conclude Gasparato, «gli interporti italiani disporranno di dotazioni tecnologiche efficientate, saranno eFTI compliance e comunicheranno con la PLN e le autorità portuali secondo standard europei e certificati».

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Tag: interporti