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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Il mondo del mare chiede al Parlamento l'approvazione immediata della Legge SalvaMare

L'appello nel video-messaggio di Marevivo, Federazione del Mare, Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Navale, LIV e Stazione Zoologica Anton Dohrn


Con uno speciale video-messaggio, Marevivo, Federazione del Mare, Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Navale, LIV e Stazione Zoologica Anton Dohrn chiedono al Parlamento con forza l'approvazione immediata della Legge SalvaMare. L'inquinamento, spiegano le associazioni, è un'emergenza planetaria che va affrontata con misure adeguate. La legge Salvamare è uno strumento efficace e concreto, che ci chiede anche l'Europa con Green Deal e la Mission Healthy Oceans. Ferma al Senato dopo l'approvazione in Commissione, la legge aspetta ora di essere calendarizzata e votata in aula. Il provvedimento consentirebbe ai pescatori di portare a terra la plastica recuperata con le reti, attualmente ributtata in mare per non commettere il reato di trasporto illecito di rifiuti. 

La legge prevede, inoltre, l'installazione di sistemi di raccolta alla foce dei fiumi per intercettare la plastica prima che arrivi in mare. E non solo: si occupa anche di dissalatori, educazione, campagne di pulizia, inquinamento da microfibre, Posidonia oceanica e tanto altro. Le acque territoriali italiane rappresentano un quinto del Mar Mediterraneo, scrigno di biodiversità unico. Inoltre, vista la posizione dell'Italia "Promontorio di Europa nel Mediterraneo", può avere parte preminente di cerniera nelle politiche euro mediterranee. L'inquinamento è una piaga per l'ecosistema marino, che produce più del 50% dell'ossigeno che respiriamo e assorbe il 30% della Co2 prodotta, ma solo se è in buona salute. Per questo non possiamo più permetterci di non agire.