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18 maggio 2024, Aggiornato alle 18,37
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Eventi

Il continente scomparso? È al largo del Brasile

Geologi sudamericani hanno individuato, a 1.500 metri di profondità, un'immensa piattaforma di granito con elementi diversi dal resto del fondale marino


Atlantide. Forse soltanto una leggenda. Forse un intero continente realmente inghiottito dai flutti e scomparso nella notte dei tempi. Ma, evidentemente, con una gran voglia di farsi ritrovare: scienziati e storici l'hanno di volta in volta "identificato" in vari punti del Mediterraneo e dell'Atlantico. E alla lista di siti possibili ora si aggiunge quello segnalato da una squadra di geologi brasiliani, che hanno reso noto di aver scoperto evidenze di un continente sommerso a 1.500 metri di profondità al largo dalla costa di Rio de Janeiro. Qui ci sono formazioni di granito e minerali, compresi ferro, manganese e cobalto, elementi diversi dal resto del fondale marino. "È inusuale perché è roccia granitica, e non si trova sul fondale marino, è più comune sulla terra ferma", ha spiegato il direttore del servizio geologico brasiliano, Roberto Ventura Santos. Secondo gli esperti, questa "Atlantide" brasiliana sarebbe il risultato della separazione dell'Africa dal Sud America, continenti un tempo uniti, avvenuta almeno cento milioni di anni fa. La scoperta, frutto della collaborazione scientifica tra Brasile e Giappone, è avvenuta grazie a un sommergibile capace di arrivare a 6,5 mila metri di profondità. E' stata rilevata un'immensa pianura, battezzata "Elevacao do Rio Grande". Questa si trova sulla sommità di una montagna che si erge a oltre 5mila metri dal fondo dell'oceano.