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26 aprile 2024, Aggiornato alle 17,27
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Logistica

Il cargo aereo di Genova affidato agli spedizionieri portuali

Accordo tra Aeroporto di Genova, Spediporto e consorzio GOAS. Da luglio affidamento diretto da parte di ENAC, con piazzali, banchine e aree di manovra a disposizione

Andrea Giachero, presidente Spediporto; Piero Righi, direttore generale Aeroporto di Genova; Sergio Tintori, handling manager Aeroporto di Genova; Giampaolo Botta, direttore generale Spediporto

La gestione del traffico merci all'aeroporto di Genova dal mese prossimo verrà gestito dagli spedizionieri del porto di Genova. Oggi la firma dell'accordo tra Aeroporto di Genova e Spediporto, capofila dell'iniziativa, che sancisce la fase operativa di un progetto testato negli ultimi mesi con buoni risultati. In tutto, il coinvolgimento di 21 spedizionieri genovesi. 

Grazie all'affidamento diretto delle attività e alla certificazione di ground handler in corso di rilascio da parte di ENAC, da luglio gli spedizionieri genovesi gestiranno in prima persona tutto il traffico merci in partenza e in arrivo sul "Cristoforo Colombo". L'accordo prevede anche l'affidamento in concessione del magazzino merci di circa 2,200 metri quadrati, inclusi uffici e spogliatoi, di un'area di manovra di 3 mila metri quadrati e di una banchina lato piazzale di 900 metri quadrati. Una ventina gli addetti che saranno impegnati nell'attività, di cui quattro lavoratori di Aeroporto di Genova che opereranno per conto del consorzio GOAS, pur restando dipendenti della società di gestione aeroportuale. Grazie alle sue infrastrutture l'aeroporto di Genova può gestire qualunque tipo di spedizione, inclusi i voli cargo speciali che più volte in passato hanno visto atterrare al Colombo l'Antonov 124, l'aereo cargo più grande al mondo. 

Nel 2022 l'aeroporto di Genova ha movimentato circa mille tonnellate di merce tra cargo aereo e via superficie, un quinto di quanto veniva manovrato nel periodo d'oro, tra il 2006 e il 2007. I settori tecnologici altamente specializzati, dalla costruzione navale all'impiantistica, sono quelli in cui esiste il maggior potenziale di crescita. «La nostra attività come gestore ha un focus prevalente sul trasporto passeggeri e sull'ammodernamento delle infrastrutture. – spiega Piero Righi, direttore generale dell'Aeroporto di Genova - lo sviluppo del traffico cargo richiede una rete commerciale e competenze che sono proprie degli spedizionieri. Per questo riteniamo strategica questa partnership. Siamo sicuri che la collaborazione con GOAS contribuirà al recupero del traffico cargo aeroportuale, ma potrà anche beneficiare a tutta la catena logistica genovese grazie a infrastrutture e servizi che potranno supportare anche le attività portuali in caso di necessità». 

Per Spediporto e le aziende che hanno costituito la società consortile GOAS, e che dal primo luglio opereranno al "Cristoforo Colombo", si tratta di un passo importante e che porta, in tutto l'ambiente degli spedizionieri genovesi, un certo entusiasmo. «L'aeroporto Cristoforo Colombo – afferma Andrea Giachero, presidente di Spediporto – ha una carta naturale da giocare, quella legata alla collocazione geografica, davvero rara, inserita tra porto commerciale, porto passeggeri, cantieri navali, centri di eccellenza tecnologici, raccordo autostradale e ferroviario, ovvero il Terzo Valico. È quindi essenziale rilanciare il settore cargo, anche per favorire la connessione con i principali scali merci nazionali». 

Per il direttore generale di Spediporto, Giampaolo Botta, l'acccordo tra Aeroporto di Genova e Spediporto è «un primo, importantissimo tassello del grande mosaico delineato per lo sviluppo della città e della regione. Siamo consapevoli che ci aspetta un'importante mole di lavoro, ma siamo anche pronti per realizzare un progetto in grado di legarsi anzi, di connettersi, secondo la parola d'ordine della nostra assemblea, con il complessivo sviluppo della città e del suo porto. Dunque, più tecnologia, infrastrutture fisiche e digitali più sviluppate, maggior efficientamento anche di tipo ambientale, creazione di nuovi posti lavoro, con l'obiettivo di un forte rapporto con il territorio. E l'aeroporto può e deve far parte, con un ruolo centrale. Di questo progetto per il futuro».