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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Infrastrutture

Il 5G sbarca nell'APM Terminals di Barcellona

Progetto pilota di Maersk, Telefónica e Mobile World Capital Barcelona. Straddle carrier, gru di banchina, portuali e mezzi pesanti tutti connessi tra loro per migliorare la logistica e prevenire gli incidenti

L'APM Terminals di Barcellona

a cura di Paolo Bosso

L'APM Terminals di Barcellona, gestito dal gruppo danese Maersk, ha installato la tecnologia 5G sulle gru, i macchinari, i veicoli e sugli smartphone dei portuali, avviando la prima sperimentazione di questa tecnologia in uno dei poli marittimi più importanti del Mediterraneo. Se tutto andrà come previsto, si dovrebbe passare alla fase operativa questa estate.

Il sistema si basa sulla stessa tecnologia applicata alle auto e alla sicurezza del traffico stradale e industriale, ovvero l'infrastruttura di rete WLAN e la telefonia cellulare. Vengono condivise le informazioni su posizione e traiettoria dei macchinari terrestri per il sollevamento dei container, delle gru di banchina, dei mezzi pesanti e dei portuali che lavorano a terra, consentendo un coordinamento del traffico più efficace. È un progetto pilota che vede partner Telefónica, APM Terminals e Mobile World Capital Barcelona. Ci sono anche la società di automotive marocchina Ficosa e quella statunitense di dispositivi automobilistici Harman. Uno degli obiettivi principali, oltre all'efficientamento logistico, è la riduzione degli incidenti.

Il responsabile per l'innovazione di Telefónica, Mercedes Fernández, ha detto che questa tecnologia può essere implementata anche in altri porti, negli aeroporti, o in tutti i siti industriali con un tipo di traffico simile. L'obiettivo comune, afferma, è «ridurre il tasso di infortuni tra lavoratori, veicoli e merci».

Entrando nello specifico, la tecnologia utilizzata – oltre al 5G a bassa latenza e all'edge computing, l'elaborazione dei dati vicino a dove vengono raccolti - è la C-V2X (V2X sta per vehicle-to-everything), un sistema di comunicazione tra un veicolo e qualsiasi entità che possa influenzarlo. Viene creato un ecosistema del traffico a cui poter applicare algoritmi che prevedono i movimenti degli apparati connessi. Un sistema di allarme acustico permette a gruisti, carrellisti, autotrasportatori e portuali di essere avvisati in tempo su una potenziale collisione contro elementi fissi o mobili, notificandolo istantaneamente alle persone e a un centro di controllo.

Le straddle carrier (gru a cavaliere) sono sostanzialmente connesse a internet. A ogni operatore è stato affidato uno smartphone 5G sul quale è installata un'applicazione C-V2X, trasformando le persone in una specie di hotspot. Sono interessati finanche i lampioni che funzionano in questo caso da amplificatori, rafforzando ulteriormente il sistema di rete riducendone i vuoti di connessione.

Il centro di controllo, l'edge computing, gestisce questa gran mole di dati tramite un sistema di trasporto intelligente cooperativo, il C-ITS, permettendo ai terminal di adoperare una mappa che visualizza le posizioni di tutti i dispositivi connessi con un margine di errore di qualche centimetro.

Tag: barcellona