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26 aprile 2024, Aggiornato alle 17,27
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Politiche marittime

I vantaggi del gas per l'industria marittima

Il Rina lancia la certificazione "Gas Fuelled Ships" per le unità alimentate con gas naturale. Le navi offshore tra i mercati più papabili

Il costo del combustibile e i nuovi e più stringenti limiti sulle emissioni in aria, già stabiliti e di prossima entrata in vigore oppure allo studio, stanno spingendo l'industria alla ricerca di nuove soluzioni tecniche tra le quali anche la possibilità di impiegare combustibili diversi da quelli tradizionali. Tra questi quello che desta più interesse è il gas naturale. Di questo e altro si è parlato oggi presso la sede del Rina a Roma dove si è tenuta, sotto la presidenza di Umberto Masucci, presidente del Fondo Agenti Marittimi ed Aerei (Fama) e vicepresidente della Federazione del Mare, la sessione annuale del Comitato Tecnico, l'organismo che esprime la propria valutazione tecnica in merito ai regolamenti del Rina per la classificazione delle navi.
L'impiego di gas naturale, oltre a offrire la totale riduzione delle emissioni di ossidi di zolfo, una rilevante riduzione delle emissioni degli ossidi di azoto, permette un taglio fino al 20% delle emissioni di anidride carbonica. Il tutto a costi competitivi. Il prossimo passo sarà di fornire l'industria di uno strumento normativo per assicurare che la disposizione e l'installazione a bordo di macchinari operanti con tale combustibile abbiano un livello di sicurezza e affidabilità pari a quello di un'installazione convenzionale.
A questo scopo la nuova notazione Gas Fuelled Ships – che rientra nella certificazione definita Technology Qualification Certification - permetterà di stabilire i requisiti per l'impiego di gas naturale liquefatto o compresso a bordo di navi come combustibile alternativo. Ma il settore con il più alto interesse per l'applicazione di questa tecnologia è quello delle unità offshore galleggianti per la liquefazione di gas naturale (Flng). Il Rina ha così sviluppato norme ad hoc per unità Flng che coprono aspetti che vanno dalla struttura dello scafo agli impianti, sia della parte nave che della parte di processo.
Il nuovo Comitato Tecnico del Rina risulta così composto:
Umberto Masucci, presidente
Membri:
Antonio Campanile, professore Ordinario di Strutture offshore presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II
Aldo Cosentino, Consigliere di Amministrazione dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra)
Annamaria Cruciani della Divisione 4 Sicurezza Marittima Interna del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Giuseppe Demofonti, Senior Scientist in Mechanical Metallurgy - Centro Sviluppo Materiali
Filippo Grassia, presidente Emerito Area della Ricerca del Cnr
Domenico Impagliazzo della Divisione 4 Sicurezza Marittima Interna del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Giorgio La Valle, amministratore delegato Mes (Marine Engineering Services)
Roberto Martinoli, amministratore delegato Grandi Navi Veloci
Luigi Matarazzo, vicedirettore Generale Fincantieri
Bruno Spanghero, Capitano di Vascello, vice capo Reparto per il Sistema Nave Reparto studi progetti     mezzi materiali - Stato Maggiore Marina