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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Infrastrutture - Logistica

Grendi vuole un pezzo del terminal container di Cagliari

Il gruppo logistico continua a potenziare i collegamenti verso l'isola. A breve un nuovo collegamento verso Olbia. Musso: "Chiediamo una concessione di 350 metri"

Le gru del Cagliari International Container Terminal (Maximaxim/Flickr)

Con l'arrivo oggi della ro-ro Wedelsborg (2,550 metri lineari di portata, contro la precedente Severine da 1,700 metri lineari) il gruppo Grendi continua a potenziare la linea merci Cagliari-Marina di Carrara dopo averla portata ad ottobre scorso a cinque partenze settimanali. «La nostra richiesta, avanzata nell'ottobre 2019, è quella di ottenere in concessione un'area relativa a circa 300/350 metri sui circa 1,550 di banchina attualmente disponibili del terminal di Porto Canale», afferma l'amministratore delegato di Grendi Trasporti Marittimi, Antonio Musso.

Quella del gruppo cagliaritano è una strategia avviata ad aprile 2019 con l'apertura di un nuovo hub Barilla nel porto industriale dell'isola. L'obiettivo è rilanciare il terminal container di Cagliari, anche se non interamente, dopo l'abbandono di Hapag Lloyd e il mancato insediamento del fondo britannico PIFIM. La richiesta di Grendi, sottolinea Musso, «non ostacola l'ingresso di altri operatori che intendano utilizzare gli oltre 1,200 metri di banchina per il transhipment. Solo per avere un riferimento internazionale basti pensare che il nuovissimo Terminal di TangerMed dispone di 1,200 metri di banchina».

Nel 2020 Grendi ha movimentato a Cagliari circa 32 mila TEU, tramite un'area complessiva in gestione di 20 mila metri quadri. Entro questo mese lancerà un nuovo collegamento verso Olbia.

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Tag: cagliari - ro-ro