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19 marzo 2024, Aggiornato alle 09,20
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Gli armatori: non includeteci nel sistema delle quote di carbonio

Il World Shipping Council torna a ribadire la sua contrarietà all'Emissions Trading System dell'Ue. Entrerebbe in conflitto con la normativa IMO e creerebbe problemi diplomatici


Lo shipping non dovrebbe essere inserito nel sistema dell'Unione europea per lo scambio delle quote di emissioni, l'Emissions Trading System-ETC, perlomeno non così com'è. Ne'è convinta il World Shipping Council che ha pubblicato un documento in cui spiega come la procedura prevista attuale non vada bene.

La questione è annosa e anche l'International Maritime Organization (IMO), il legislatore internazionale dello shipping, già tre anni fa ha espresso la sua contrarietà. Il punto di partenza è il sistema di monitoraggio delle emissioni, il Monitoring, Reporting and Verification-MRV. È definito regionale, nel senso che è geograficamente legato al continente, ma di fatto si estende anche al di fuori dell'Unione europa, visto che il flusso di trasporto non è solo interno ma – per lo più – basato su importazioni ed esportazioni. Un sistema del genere applicato allo shipping, secondo il WSC, creerebbe confusione perché, seguendo il viaggio della nave, includerebbe anche merce non destinata al continente, falsando così le quote di carbonio da scambiare e coinvolgendo Paesi che non vi partecipano.

«Se venisse utilizzato l'attuale ambito geografico MRV, la maggior parte delle emissioni coperte dal sistema si verificherebbero al di fuori delle acque dell'Ue, in molti casi da viaggi che si estendono per migliaia di miglia in tutto il mondo», spiega John Butler, presidente e CEO di WSC. Secondo Butler «non si tratta solo di importazioni ed esportazioni. Si creeranno tensioni commerciali, diplomatiche e legali legate alla portata geografica delle emissioni, imposte unilateralmente». Volumi di carico significativi trasbordati in Unione europea ma non destinati a un porto europeo verrebbero inclusi nell'MRV, includendo così anche Paesi non inclusi nel sistema ETC. Questo carico verrebbe tassato due volte, in ingresso e in uscita dall'Ue.

Infine, sottolinea il WSC, un sistema di scambio delle quote di carbonio siffatto entra in conflitto di sovranità con la normativa internazionale, quella dell'IMO, «l'unico posto - conclude Butler - in cui si possa offrire una soluzione globale al problema».

Tag: ambiente - imo