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24 aprile 2024, Aggiornato alle 09,01
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Gli armatori europei: "Gli aiuti di Stato Ue funzionano"

L'ECSA critica metodo e conclusioni dell'ultimo rapporto OCSE sullo stato di salute dei sussidi statali marittimi

I commissari europei Valdis Dombrovskis, Marianne Thyssen e Pierre Moscovici in una conferenza stampa in Italia il 5 giugno

Gli armatori europei non ci stanno e criticano l'ultimo rapporto dell'OCSE-ITF sullo stato di salute dei sussidi statali destinati allo shipping e all'occupazione dei marittimi, dossier - curato dal responsabile per il mare dell'Organizzazione del commercio internazionale, Olaf Merk - nel quale si mette in dubbio l'efficacia del meccanismo degli aiuti di Stato dell'Unione europea, che non sempre riesce a prevenire l'autarchia degli Stati membri su aliquote e carico fiscale generale a carico delle compagnie marittime, generando concorrenza sleale e squilibrio generale del mercato.

L'European Community Shipowners' Association (ECSA) afferma che il meccanismo di bilanciamento degli aiuti di Stato europei è «profondamente efficace», opinione «supportata da pubblicazioni come lo studio di Oxford Economics sul contributo economico dell'industria marittima dell'Ue all'economia europea, alla crescita e all'occupazione». Inoltre, sottolinea, è la stessa Commissione europea ad aver esaminato e approvato la validità delle linee guida degli aiuti di Stato, che a loro volta richiedono l'approvazione della DG Competition, evitando in questo modo «qualsiasi distorsione della concorrenza tra gli Stati membri».

L'ECSA mette anche in dubbio il metodo del rapporto OCSE, che si concentra sulla sola area europea quando il settore marittimo è per natura un mercato globale. Per esempio, lo studio di Monitor Deloitte, spiega l'associazione degli armatori europei, ha messo a confronto l'Unione europea con cinque concorrenti non europei, cosa «essenziale per trarre conclusioni fondate».

Anche le ricerche sull'occupazione dei marittimi avrebbero dovuto essere più approfondite. «È essenziale - continua l'ECSA - tenere conto delle differenze fondamentali tra i mercati del lavoro degli Stati membri. Tali analisi mancano completamente nel rapporto ITF».

L'ECSA si è detta comunque pronta «a discutere i modi per migliorare le condizioni quadro per gli armatori e i marittimi dell'Ue, a condizione che l'efficacia dell'attuale sistema degli aiuti di Stato sia salvaguardato e che le condizioni di parità a livello internazionale per gli armatori dell'Ue non siano compromesse».

Tag: ocse - ecsa - marittimi