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19 marzo 2024, Aggiornato alle 09,20
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Politiche marittime

Gioia Tauro vuole un'Agenzia del lavoro portuale permanente

La fase sperimentale scade quest'anno e l'Autorità portuale, insieme ai sindacati e alle imprese, si è attivata per istituirla a tutti gli effetti con un capitale pubblico-privato

Cinzia Nava, ad della Gioia Tauro Port Agency; Andrea Agostinelli, commissario dell'Autorità portuale, e il segretario Pietro Preziosi

In vista della scadenza il 31 dicembre della fase sperimentale Gioia Tauro Port Agency, l'agenzia che inquadra i portuali, lo scalo calabrese prevede di confermarla istituendola a tutti gli effetti. La decisione arriva nel corso di un incontro tra l'Autorità portuale, i sindacati e gli imprenditori del porto. 

Un'Agenzia portuale permanente permetterebbe di garantire una certa produttività dello scalo, gestendo più facilmnte i picchi di traffico, che richiedono il coinvolgimento di una maggiore manodopera rispetto a quella in forza nel terminalista Medcenter Container Terminal. L'istituzione permanente dell'Agenzia è una soluzione disciplinata dalla legge in materia (art 17, comma 5, della L. 84/94) che permette la trasformazione dell'attuale Gioia Tauro Port Agency in un nuovo soggetto all'interno del quale potranno confluire sia gli iscritti del suo elenco che altri lavoratori, individuati con criteri di età e di formazione professionale.  

Con lo sguardo alle sue caratteristiche istitutive, Agostinelli ha invitato i presenti ad analizzare alcuni elementi essenziali. Tra questi la necessaria presenza mista del capitale sociale pubblico-privato e la possibilità di assicurare agli iscritti l'erogazione, da parte dello Stato, dell'Indennità di mancato avviamento (Ima), come è attualmente in essere per la Gioia Tauro Port Agency. 

La costituzione di un'Agenzia dovrà prima essere autorizzata dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e, successivamente, registrare, in risposta ad uno specifico avviso pubblico, l'adesione formale dei privati. 

Alla riunione c'erano i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Orsa e Sul, i due terminalisti (MedCenter Container Terminal e Automar Spa) e le quattro imprese portuali ex art. 16. Per l'Autorità portuale c'erano il commissario, Andrea Agostinelli, il segretario generale, Pietro Preziosi; il responsabile del settore legale dell'Autorità portuale, Simona Scarcella, e il dirigente dell'area amministrativa, Pasquale Faraone; infine, l'amministratrice unica della Gioia Tauro Port Agency, Cinzia Nava.

«L'obiettivo di questo nostro incontro, e dei prossimi che faremo, è quello di consentire ai lavoratori, oggi iscritti nell'elenco della Gioia Tauro Port Agency, di poter essere reinseriti nelle liste di un nuovo soggetto, come previsto dalla legge 84/94, e così di non uscire dal mercato del lavoro, e nel contempo di rispondere alle esigenze di produttività del nostro porto», commenta Agostinelli.