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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Infrastrutture

Genova, entro l'anno cantieri diga e ribaltamento a mare di Sestri

Due tra le opere portuali più costose di sempre inizieranno ad essere costruite entro il 2022, rassicura il presidente dell'autorità portuale

Lo stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente

Lo spostamento e allargamento della diga foranea di Genova e il ribaltamento a mare del bacino di Fincantieri a Sestri Ponente inizieranno entro l'anno. Lo conferma il presidente del porto, Paolo Emilio Signorini, a margine della firma del protocollo di legalità firmato nei giorni scorsi tra Autorità di sistema portuale della Liguria Occidentale, la Regione Liguria e il ministero dell'Interno.

La nuova diga e il ribaltamento a mare «sono a livelli di progettazione più o meno simili», spiega Signorini. «La parte di Fincantieri è già aggiudicata, la diga contiamo di aggiudicarla entro giugno. Per quanto riguarda la durata dei lavori, la prima fase della diga, la più importante, dovrebbe essere completata da cronoprogramma del Pnrr nel 2026. Il ribaltamento Fincantieri può anche essere pronto già nel 2025». 

Due cantieri distinti da 950 e 428 milioni, con un'occupazione complessiva notevole, di circa 10 mila persone in cinque anni, con una media annuale di 5 mila, mentre il programma staordinario delle opere per il porto dovrebbe occuparne fino a 30 mila, programma che comprende, oltre alla diga e al ribaltamento di Fincantieri, la nuova torre dei piloti, l'intervento di adeguamento infrastrutturale della nuova Calata Bettolo, la realizzazione nuova diga di Vado Ligure, i lavori di messa in sicurezza del Rio Molinassi e Rio Cantarena, la razionalizzazione dell'accessibilità dell'area portuale di Genova Sestri e l'ampliamento dell'aeroporto Cristoforo Colombo per il primo lotto.

Il progetto per la diga foranea prevede la separazione del traffico merci da quello crociere con l'apertura a Levante. Se le tappe progettuali procederanno senza intoppi, nel 2022 potrebbero avviarsi i cantieri che sposteranno la diga foranea attuale allargandone il bacino di ingresso. L'avanzamento a mare è di circa mezzo chilometro, per una lunghezza di poco meno di 5 chilometri su fondali medi di 40 metri. Fatta l'opera, potranno entrare navi portacontainer fino a 22 mila TEU. Il costo complessivo è di circa 1,3 miliardi di euro ma in una prima fase ne saranno spesi 950 milioni, di cui 250 milioni coperti dall'Autorità portuale e 700 milioni da fondi governativi, in questo caso anche europei tramite il PNRR.