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07 ottobre 2024, Aggiornato alle 17,00
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Infrastrutture

Francia, Sète avvia l'elettrificazione di tre banchine

Se ne occuperà un'azienda italiana, la Nidec, mettendo in servizio il sistema entro il prossimo autunno

Il porto di Sète (Christian Ferrer/Flickr)

Il porto di Sète, poco lontano da Montpellier, nel Sud della Francia, ha affidato l'appalto per i lavori di elettrificazione di alcune banchine per permettere alle navi passeggeri di allacciarsi alla rete elettrica di terra e spegnere i motori durante la sosta in porto. Se ne occuperà un'azienda italiana di Milano, Nidec ASI del gruppo Nidec, siglando un contratto del valore di 2,5 milioni di euro con Port Sud de France. Un progetto infrastrutturale con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale delle attività portuali sulla comunità locali e i turisti, in linea con le ultime decisioni dell'Unione europea, vincolanti dal 2025, che prevedono che i principali porti del continente adottino il "cold ironing".

Il porto di Sète si trova lungo la costa del Golfo del Leone, nella regione dell'Hérault. Si tratta di un porto multifunzione, che offre un'area commerciale, un'area dedicata alle imbarcazioni da pesca e un'area diportistica, che si distribuisce lungo tutta l'area cittadina. Verranno sviluppati tre sistemi di alimentazione elettrica chiavi in mano per rifornire tre banchine diverse, composti da convertitori e trasformatori sviluppati negli stabilimenti di Milano e Montebello, che consentiranno di adattare la tensione e la frequenza della rete di alimentazione a quella che serve alle navi. Gli stabilimenti francesi del gruppo di Roche La Molière e Istres agiranno da system integrator, occupandosi di gestire tutte le attività di ingegneria e project management, della messa in servizio, monitoraggio, controllo e manutenzione dell'impianto. La consegna dei convertitori è prevista per luglio 2023 e la messa in servizio dei sistemi entro novembre 2023.

«Siamo stati tra i primi player a promuovere l'elettrificazione delle banchine dei porti, soluzione decisiva per la riduzione dell'impatto ambientale delle attività portuali, per una maggiore sicurezza e per il risparmio energetico, e oggi siamo il punto di riferimento per quanto riguarda questo tipo di progetti», commenta Dominique Llonch, CEO di Nidec ASI e presidente di Nidec Industrial Solutions.

Il cold ironing di Nidec - insieme agli altri sistemi shore-to-ship realizzati o in corso di realizzazione a Genova, Savona, La Spezia, Livorno, Taranto, Tolone e Marsaxlokk, per citarne qualcuno – si affiancano ad altre attività correlate in cui è impegnata l'azienda, quali la fornitura di sistemi di stoccaggio a batterie dell'energia a bordo per navi da lavoro, traghetti e yacht full electric (con la possibilità di fornire il sistema di ricarica fast automatica da terra), oltre all'automizzazione delle gru portuali. Il gruppo, che realizza impianti a fune per il trasporto di persone da oltre quarant'anni, è inoltre attivo a nel mondo dei trasporti e della logistica promuovendo lo sviluppo delle auto elettriche e la ricarica di bus elettrici.

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