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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Fit-Cisl, "Cosa vogliamo farne di Gioia Tauro?"

Se lo chiede il sindacato regionale, scrivendo alle istituzioni, ma soprattutto ai proprietari del Medcenter Container Terminal


Con Maersk che ha lasciato lo scalo tre settimane fa, cosa vogliono fare gli imprenditori a Gioia Tauro ora che il Medcenter Container Terminal è condiviso a metà tra Eurogate ed Msc? Se lo chiede il sindacato Fit-Cisl Calabria che ha scritto a istituzioni locali e nazionali un lungo resoconto di ciò che è stato fatto negli ultimi mesi per il porto e che, tutto sommato, ispira fiducia.

Nel 1995, data di nascita del terminal di transhipment più grande del Mediterraneo (allora), e dopo i primi anni di forte crescita, le aspettative erano alte per Gioia Tauro. Oggi, spiega il segretario regionale Annibale Fiorenza, i tre porti di trasbordo italiani – lo scalo calabro, Cagliari e Taranto -, sono «orfani di una mirata politica di sostegno nazionale, tant'è che Taranto ha cessato ogni attività di transhipment». La questione è sempre la stessa: con il concorrente Tanger Med che spende e spande come se non ci fosse un domani, per realizzare un terminal di trasbordo da milioni e milioni di teu, come intende pianificare l'Italia questo tipo di traffico su cui ha avuto e può avere, per il tipo di logistica interna che ha, una certa egemonia?

Il 25 febbraio è partito un collegamento merci Bari-Gioia Tauro operato da Maersk. A giugno la Regione Calabria ha stanziato ben 42 milioni per l'attività di trasbordo, a cui se ne aggiungono circa 3,5 milioni da parte dell'Autorità portuale per abbattere le tasse di ancoraggio. Il 30 luglio, Cisl, Cgil, Uil e Ugl hanno sottoscritto il terzo accordo per il terzo anno di cassa integrazione straordinaria (cigs) per i dipendenti del Medcenter.

Mosse che, escludendo la cigs, ispirano fiducia ai sindacati. Ma, appunto, il lavoro? Su questo fronte Fiorenza chiede a Eurogate «maggiore impegno in termini di investimenti e di aumento dei volumi». In altre parole, dopo gli impegni economici di Autorità portuale e Regione, tocca ora ai privati chiarire cosa vogliono fare a Gioia Tauro.
 
Il Medcenter container terminal è attualmente di proprieta al cento per cento del gruppo Csm Italia Gate, partecipata al 50 per cento ciascuno da Contship Italia, del gruppo Eurokai-Eurogate, e Terminal Investment Limited, società del gruppo Msc.