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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Infrastrutture

Fincantieri costruirà una nave oceanografica per l'Istituto idrografico della Marina

Commessa da 280 milioni di euro da consegnare nel 2026. È la seconda unità di questo tipo che il gruppo navalmeccanico realizza negli ultimi anni

Un rendere della idro-oceanografica commissionata a Fincantieri

Fincantieri ha firmato con il segretariato generale della Difesa e direzione nazionale degli armamenti navali (NAVARM) un contratto per la realizzazione di una nuova unità navale idro-oceanografica maggiore destinata all'Istituto Idrografico della Marina, con consegna prevista nel 2026 e costruzione nel cantiere integrato di Riva Trigoso-Muggiano. Il contratto ha un valore complessivo di circa 280 milioni di euro e comprende anche i servizi di supporto logistico integrato e di temporary support per la durata di sei anni, più quattro in opzione. L'Istituto Idrografico della Marina è l'Organo Cartografico dello Stato designato alla produzione della documentazione nautica ufficiale nazionale.

Viene avviato così il rinnovamento delle unità navali del servizio idrografico della Marina, parte di un progetto europeo che vede il finanziamento della Banca Europea per gli Investimenti e del ministero dell'Economia e delle Finanze. L'unità è stata concepita con la massima attenzione verso gli aspetti green. Tra le sue principali caratteristiche si annoverano le tecnologie per il contenimento delle emissioni, una propulsione diesel-elettrica per ottimizzare consumi, forme di carena funzionali alla riduzione della resistenza all'avanzamento e l'utilizzo di materiali sostenibili. Anche il processo produttivo si allinea a questa politica, testimoniato dalla conformità alla norma internazionale ISO 14001 del cantiere integrato di Riva Trigoso-Muggiano, nonché da tutti gli altri i siti italiani del gruppo Fincantieri. Ulteriore key driver della nave, spiega Fincantieri in una nota, sarà il tema di Health&Safety, volto alla sicurezza di tutto il personale che esercirà la nave durante la vita operativa. Fincantieri ha tenuto un approccio proattivo volto a identificare, anche in cooperazione con un parco fornitori di primo livello, le migliori soluzioni tecniche per soddisfare a pieno i requisiti operativi del cliente.

Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, ha sottolineato l'importanza di una commessa scientifica, «che richiede capacità specialistiche peculiari. L'unità, infatti, dovrà essere in grado di operare garantendo elevate performance in ogni condizione meteo marina. Questo richiederà l'integrazione di molti sistemi complessi che non solo realizzano piattaforme all'avanguardia come le navi militari ma possono contare sulla sinergia tra mondo naval e mondo offshore nello sviluppo di sistemi di controllo avanzati».

Fincantieri ha consegnato nel 2018 all'Institute of Marine Research, l'ente di ricerca oceanografica e ittica del governo norvegese, Kronprins Haakon, nave rompighiaccio oceanografica destinata a operare nelle acque polari. Il gruppo, inoltre, nel 2021 ha curato un refitting dell'unità Laura Bassi, l'unica nave rompighiaccio oceanografica da ricerca italiana, di proprietà dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.