|
adsp napoli 1
04 ottobre 2024, Aggiornato alle 15,38
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4

Estensione Registro Internazionale, per Assarmatori il DL (in bozza) migliora la competitività del settore

Il presidente Messina si augura che presto diventi legge dello Stato "così da allineare il nostro oramai collaudato strumento di sostegno alle regole dettate dalla Unione Europea".

(fredsharples/Flickr)

Registro Internazionale, per Assarmatori si sta imboccando la strada giusta. "La lettura della bozza del Decreto Aiuti ter è fonte di grande soddisfazione, perché permetterebbe di rispondere in maniera positiva a quanto richiesto da una Decisione della Commissione Europea che risale al giugno 2020". È questo il commento del presidente di Assarmatori Stefano Messina alla bozza del Decreto Legge, in particolare per quanto riguarda l'estensione del Registro Internazionale alle compagnie di navigazione che battono bandiera di un Paese dell'Ue. Un passaggio per il quale bisogna sottolineare l'importante lavoro svolto dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, dalla Direzione Generale per il Trasporto Marittimo e in questa delicata fase dagli uffici della Presidenza del Consiglio. 

"Da più di 24 anni – prosegue Messina – questo regime consente alle imprese di trasporto marittimo di essere in grado di competere, sviluppando investimenti, mantenendo e creando ulteriore occupazione italiana e contribuendo alla crescita del sistema Italia. La sua estensione permette il consolidamento e probabilmente il rafforzamento di questo importante settore dell'economia italiana. Per questo ci auguriamo che questa bozza diventi legge dello Stato così da allineare il nostro oramai collaudato strumento di sostegno alle regole dettate dalla Unione Europea".

Secondo Assarmatori, non deve poi essere dimenticata l'esigenza oramai impellente di una urgente semplificazione del sistema regolatorio settoriale. Occorre rendere la bandiera italiana competitiva rispetto a quelle esistenti negli altri Paesi dell'Ue. "Questo – conclude il presidente dell'Associazione – scongiurerebbe il pericolo che il nuovo strumento crei i presupposti per un flagging out a favore dei registri della Unione".

-
credito immagine in alto