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02 novembre 2024, Aggiornato alle 18,30
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Eventi - Logistica

Ecosistema logistico digitale, Fedespedi mette le imprese a confronto

 A Milano una giornata di studio sullo stato dell'arte degli investimenti previsti dal Pnrr


 Lo stato dell'arte degli investimenti previsti dal Pnrr- Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la digitalizzazione della logistica. È l'approfondimento che Fedespedi ha condiviso con gli operatori del settore in una giornata di studio tenuta oggi a Milano. Paolo Calamandrei, presidente del Digital Innovation Advisory Body, ha aperto i lavori sottolineando l'importanza degli investimenti e dei finanziamenti messi a disposizione dal Pnrr e il contributo che può portare la Federazione allo sviluppo delle progettualità di sistema ma anche e soprattutto a sostegno delle progettualità delle imprese: "è necessario rendere più competitivo tutto il sistema logistico italiano garantendo la libera circolazione dei servizi e permettendo a tutti di accedere alle infrastrutture e ai servizi in modo che vi sia una vera competitività, che garantisca lo sviluppo e la crescita del nostro Paese. Al prossimo Tavolo Operatori convocato da RAM presenteremo il contributo della Federazione per mettere a fuoco le esigenze delle imprese di spedizioni per la realizzazione delle progettualità a partire dalla necessità che il ‘dato logistico' sia fruibile lungo tutta la catena logistica".

Ivano Russo, amministratore unico di RAM ha evidenziato: "Abbiamo voluto che nel Pnrr ci fossero 250 milioni per il sistema della logistica. Di questi, 175 sono da destinare direttamente alle imprese che saranno chiamate per potervi accedere a investire in sistemi di interoperabilità (a partire dai PCS – Port Community System) e cybersecurity secondo standard europei che saranno vincolanti per tutte le pubbliche amministrazioni coinvolte nel processo logistico. Mi preme per questo ringraziare Fedespedi per il duplice lavoro di ascolto degli input delle imprese e di attività di dissemination della cultura in materia nel settore."

Grazie, infatti, all'intervento di Davide Maresca (Maresca & Partners) è stato possibile mettere a fuoco il framework giuridico di riferimento – a partire dal celebre Regolamento EFTI 1056/2020 - che regolamenterà l'ecosistema digitale logistico europeo. Un ecosistema a cui la pubblica amministrazione sarà obbligata ad aderire ma che può rappresentare per le imprese del settore un'opportunità per potenziare la competitività d'impresa e del Sistema-Paese.

Proprio sulla valorizzazione del diritto di accesso a queste infrastrutture digitale per gli operatori ha dedicato il suo intervento Luca Abatello (Circle Group). Abatello ha ricordato, inoltre: il nostro Paese è il primo al mondo per l'innovazione doganale e delle procedure di import/export. Trasformiamo un obbligo normativo in un'opportunità per trasformare il nostro Paese e incentivare la competitività. È fondamentale a livello di operatori e associazioni cooperare per mettere i dati a comun denominatore e le criticità per favorire lo sviluppo dell'intero sistema".

Spazio, infine, alla e-CMR che dal 2024 diventerà obbligatoria la sua adozione in tutta Europa e che è tra le riforme previste dal PNRR. Fedespedi in vista di quest'adempimento normativo ha avviato un progetto pilota di sperimentazione, avvalendosi della partnership con Accudire, start-up italiana che si occupa di blockchain nelle supply-chain. Manuel Scortegagna, vicepresidente di Fedespedi con delega ai Trasporti Terrestri, protagonista della sperimentazione della digitalizzazione della CMR, nel suo intervento ha sottolineato come "la lettera di vettura elettronica (e-CMR) rappresenta una grande opportunità per modernizzare e migliorare la qualità delle catene di distribuzione, a tutto vantaggio delle imprese di trasporto, di spedizioni e delle imprese dell'industria produttiva, rendendo la supply chain un elemento di valore aggiunto in grado di incidere sulla competitività del prodotto"

Abramo Vincenzi, ad di Accudire ha aggiunto, nell'intervento successivo che "La e-CMR di Accudire è una soluzione unica nel contesto italiano ed europeo consentendo a tutte le imprese della supply-chain di soddisfare nello stesso momento le esigenze di operatività e di responsabilità e rispettare pienamente gli aspetti fiscali inerenti le spedizioni internazionali, superando la gestione dei documenti cartacei.  Non può esistere interoperabilità fra macchine se non vi è la volontà di cooperare tra i singoli soggetti. La vera interoperabilità è la cooperazione tra soggetti. Avere una e-CMR significa avere un unico documento digitale accessibile in real time da tutta la supply chain, abbasso i costi di gestione e ho un approccio ecofriendly".

Il presidente di Fedespedi, Alessandro Pitto, ha tirato le fila del discorso. "La digitalizzazione è al centro dell'agenda di Fedespedi da diversi anni e il Convegno di oggi è solo uno dei passi di un percorso di accompagnamento e di supporto delle imprese associate per affrontare i processi di innovazione digitale di cui come imprese di spedizioni vogliamo essere protagonisti. Si tratta, infatti, di un percorso che si fonda sulla consapevolezza che la tecnologia possa essere, talvolta, un fattore non neutrale. Partecipare, dunque, al percorso di costruzione di questo ecosistema digitale è un'opportunità preziosa che la Federazione ha raccolto e continua a portare avanti con grande senso di responsabilità, condividendo la necessità di un approccio interoperabile ossia aperto e collaborativo. Fedespedi in questa fase di transizione dall'analogico al digitale - ha concluso Pitto –vuole riconfermare il ruolo delle imprese di spedizione di gateway della gestione e dello scambio dei dati".