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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Decreto Lavoro, credito d'imposta ed esoneri per l'autotrasporto

L'ultimo provvedimento normativo del governo contiene importanti novità per il settore. 200 milioni a sostegno delle spese sul gasolio. Nessun contributo ART per il 2023

(Tim Vrtiska/Flickr)

Sulla Gazzetta ufficiale n. 103 del 4 maggio è stato pubblicato il decreto legge n. 48 del 4 maggio ("Misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro"), il cosiddetto decreto "Lavoro", un provvedimento che contiene due importanti novità per il settore dell'autotrasporto: nuovi crediti d'imposta per le imprese e l'esonero per il 2023 del tributo all'Autorità di regolazione dei trasporti. 

Per quanto riguarda il credito d'imposta, si tratta della spendibilità dei fondi che erano stati stanziati dal decreto legge "Aiuti ter" e dalla legge di bilancio 2023 per complessivi 285 milioni di euro, di cui almeno 200 milioni sono destinati esclusivamente all'autotrasporto merci per conto di terzi. Fai-Conftrasporto ricorda in proposito due elementi determinanti. Per i 200 milioni viene previsto un credito d'imposta del 12 per cento della spesa sostenuta nel secondo trimestre 2022 (al netto d'Iva e su fatture) da parte delle imprese di autotrasporto merci in conto terzi, per il gasolio acquistato per autoveicoli di categoria Euro 5 e superiori. Per i restanti 85 milioni è previsto sempre un credito d'imposta identico a quello appena descritto di cui, tuttavia, le imprese di autotrasporto merci in conto terzi potranno beneficiare solo in presenza di fondi residui una volta presentate le domande da parte del conto proprio per gli acquisti di gasolio effettuati nel primo trimestre 2022. Per entrambe queste misure, un successivo decreto interministeriale (MIT-MEF) indicherà, come in passato, criteri e tempistiche per la presentazione delle relative domande da parte delle imprese.

Per quanto riguarda l'esonero per il 2023 dal pagamento del contributo al funzionamento dell'Autorità di regolazione dei trasporti, il decreto stabilisce che «per l'esercizio finanziario 2023 le imprese di autotrasporto merci per conto di terzi, iscritte all'Albo nazionale dell'autotrasporto non sono tenute al versamento del contributo per il funzionamento dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti (articolo 37, comma 6, lettera b), del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214)».

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