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02 dicembre 2024, Aggiornato alle 15,40
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Crociere, in dieci anni passeggeri raddoppiati

Report Cruise Lines International Association. Dal 2003 al 2013 sono passati da 12 milioni a 21,3. La vacanza di lusso è ormai diventata popolare


L'industria delle crociere è relativamente giovane. Come viaggio turistico è quasi secolare, ma come vacanza popolare, appunto come industria, è nata da poco. Negli ultimi dieci anni la sua popolazione è raddoppiata, passando dai 12 milioni del 2003 ai 21,3 milioni del 2013. Dati resi noti dell'associazione mondiale che raccoglie quasi tutte le compagnie da crociera, la Cruise Line International Association (CLIA) che in questi giorni partecipa al Seatrade Med di Barcellona.
 
Gli investimenti delle crociere
Da 12 a 21 milioni di passeggeri in dieci anni. Secondo Clia (che ha commissionato questo studio a Business Research and Economic Advisers) in questo periodo sono stati investiti 117 miliardi di dollari, dando occupazione a 890mila persone per compensi complessivi pari a 38,47 miliardi. Sono stati 115 milioni i passeggeri movimentati in questi ultimi dieci anni, spendendo in media 127 dollari a testa per porto toccato. «Questo studio – commenta il presidente Clia Christine Duffy – mostra anche come lo sviluppo del comparto crocieristico stia generando un incremento di posti di lavoro, nonché una crescita di entrate e ricavi in tutte le regioni del mondo». 
Il 55% di questo mercato risiede in nord America (11,8 milioni di passeggeri), il 30% in Europa (6,4 milioni, di cui 1,73 dal Regno Unito e 1,69 dalla Germania). Il resto sono australiani (833mila), brasiliani (732mila) e cinesi (727mila). La durata media della crociera è di sette giorni con tre/quattro porti di approdo. Rilevante sarà nei prossimi anni l'ascesa della classe media d'Oriente, soprattutto in Cina e India. Da questi due stati ci si aspetta la crescita che ormai l'Occidente non può più dare in quanto saturo.
 
Com'è cambiata la crociera
Fino alla fine del secolo scorso viaggiare in crociera era quasi un lusso, prima ancora un vero lusso per pochi. Già dagli anni '90 le navi di Carnival in America e in Italia quelle Msc Crociere e Costa Crociere (gruppo Carnival) iniziarono a cambiare le cose. Allora ospitavano un migliaio di turisti, escluso equipaggio, offrendo una settimana di crociera ad un prezzo non inferiore al milione di lire a persona (a cui aggiungere extra tra gite nelle località di attracco e spese di bordo), l'equivalente minino di un migliaio di euro di oggi. Oggi si arrivano a pagare poche centinaia di euro per tutta la famiglia per stare una settimana a bordo di una nave da crociera da più di centomila tonnellate di stazza con non meno di cinquemila passeggeri, escluso equipaggio.
Tutto è cambiato una quindicina di anni fa, quando gli armatori che gestivano le navi da crociera hanno fiutato il mercato potenziale da milioni di consumatori e hanno così iniziato una lunga campagna di rinnovamento della flotta che si è conclusa circa cinque anni fa, con bestioni che oggi raggiungono le seimila unità di capacità. Le crociere di oggi sono cittadelle piene di attrazioni, una vacanza popolare che fino a una generazione fa richiedeva un reddito di un certo livello.