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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Crociere a Venezia, VTP: "Non cancelliamo il terminal passeggeri"

Confitarma: "Bisogna elaborare nuovi programmi per l'approdo delle navi e soprattutto serve tempo per riorganizzarsi"


Non cancelliamo il Venezia Terminal Passeggeri. È l'appello dei vertici di VTP, che in una preoccupata nota sottolineano come "da quanto si apprende da fonti di stampa e dall'assidua interlocuzione avuta con il governo, le linee guida contenute nel Decreto Ministeriale approvato martedì dal Consiglio dei Ministri e in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di fatto cancella arbitrariamente la possibilità di utilizzo del terminal di Marittima in concessione a VTP fino al 2025 come bene strumentale al servizio di interesse generale volto alla movimentazione dei passeggeri nel porto di Venezia in capo alla Società. Stanti gli stringenti limiti indicati, infatti, praticamente quasi nessuna nave che scalava a Venezia potrà accedere alla Marittima, e quindi il Decreto di fatto cancella la concessione in modo unilaterale violando norme nazionali e comunitarie a tutela del concessionario".

"A fronte di tale decisione – incalza la nota VTP - si apprende anche che sono previsti ristori ed indennizzi, nonché forme di tutela per i lavoratori coinvolti, di cui però ad oggi non si conoscono le coperture disponibili. Cifre sulle quali si basa in parte la prospettiva futura per tutti gli attori coinvolti nella filiera di questa industria. Tale decisione di fatto cancella con un colpo di spugna uno dei più apprezzati porti crociere al mondo per livello di servizio, posticipando ad un tempo non ben definito lo spostamento delle attività crocieristiche a Marghera con il rischio concreto di porre la parola fine all'industria crocieristica veneziana con danni enormi sia da un punto di vista economico che occupazionale. È quanto mai difficile infatti che le compagnie di crociera una volta spostate le proprie navi in altri porti nazionali o peggio esteri, decidano di ricollocarle a Venezia a distanza di anni, per questo è urgente che venga fatta chiarezza sul percorso che porterà allo spostamento a Maghera di cui VTP studia la fattibilità da tempo e per cui ha già depositato proposte concrete che non hanno trovato ascolto".

"Ci aspettavamo una diversa tempistica". La posizione di Confitarma 
Bisogna elaborare nuovi programmi per l'approdo delle navi da crociere e soprattutto serve tempo per riorganizzarsi. Per questo motivo, spiega il presidente di Confitarma Mario Mattioli, la decisione del Consiglio dei Ministri di martedì, pur essendo la logica conclusione di un percorso avviato dieci anni fa, lascia qualche perplessità. "Gli operatori – dice Mattioli – si sarebbero aspettati una diversa tempistica per poter impostare nuovi programmi, soprattutto in vista di una ripresa dopo oltre un anno di sostanziale fermo delle navi. Sarà importante quindi che i ristori annunciati siano adeguati alle esigenze degli operatori, considerando anche le difficoltà affrontate dal settore crocieristico e dal suo indotto a causa delle restrizioni imposte per fronteggiare la pandemia da Covid19".

"In ogni caso – aggiunge Mattioli –, ribadisco la massima disponibilità di Confitarma e dell'armamento italiano a collaborare con il Governo per trovare le soluzioni migliori per tutte le parti coinvolte e soprattutto per tutelare la meravigliosa città di Venezia che tutto il mondo ci invidia. Ma, per poter assicurare un futuro sostenibile per le attività crocieristiche a Venezia, è indispensabile ed urgente un concreto coordinamento delle Istituzioni con gli operatori e con le Associazioni ed auspichiamo quindi che si possa presto convocare un tavolo di confronto".
 

Tag: crociere - venezia