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03 ottobre 2024, Aggiornato alle 15,19
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Crisi Mar Rosso, cresciuto del 44% il costo dei noli. Report di Fedespedi

L'analisi evidenzia le conseguenze dovute alla scelta di molte compagnie di navigazione di optare per il Capo di Buona Speranza

(Ph: Repubblica)

Nelle prime settimane del 2024, i transiti nel canale di Suez sono diminuiti del 50% a causa degli attacchi missilistici alle navi da parte degli Huthi. Il dato emerge  dal report elaborato dal centro studi Fedespedi che è dedicato proprio agli impatti della crisi di Suez sul settore del trasporto marittimo con un bilancio dei sei mesi dal suo scoppio. L'analisi evidenzia la scelta di molte compagnie di navigazione di optare per il passaggio per il Capo di Buona Speranza. 

Crisi di Suez: il report di Fedespedi

Il cambio delle rotte e, dunque, delle rotazioni ha impattato sul costo dei noli interessati da una nuova fase di crescita. In particolare, i prezzi dei noli marittimi delle rotte verso il Mediterraneo registrano un aumento del 44% rispetto ai valori medi del 2023. Allo stesso modo la necessaria riprogrammazione delle tratte ha avuto conseguenze negative sul livello di servizio in termini giorni medi di ritardo e soprattutto di percentuale di navi arrivate secondo la data prestabilita (54,6% il tasso di puntualità di aprile 2024 vs 62, 2% di aprile 2023).     

Dall'osservatorio emerge, inoltre, che la programmazione delle nuove rotte sta avvantaggiando i porti del Mediterraneo più vicini allo stretto di Gibilterra come Tangeri (terminal Eurokai registra una crescita del 26%) e i porti spagnoli (complessivamente in crescita del 12,1%). La riorganizzazione dei servizi da parte delle compagnie marittime comporta un maggiore utilizzo del transhipment e una riduzione dei porti con servizi diretti.     

Il presidente di Fedespedi, Alessandro Pitto, spiega che "i porti italiani evidenziano nel complesso una flessione del 3,2% nel primo trimestre del 2024 su cui pesa, tuttavia, anche l'andamento poco brillante del commercio internazionale nei primi due mesi dell'anno: esportazioni +0,6% e importazioni -10,4%. Occorre investire sulla nostra capacità di essere competitivi sul mercato del commercio internazionale, recuperando in questo modo eventuali quote di traffico perse a causa delle mancate toccate delle rotte presso i nostri porti". 
 

Tag: fedespedi