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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Convertire petroliere in portacontainer, il progetto svedese

Concordia Maritime ha avviato uno studio per trasformare le P-Max della sua flotta


Concordia Maritime, compagnia svedese di navi cisterna partner del gruppo Stena, sta valutando la fattibilità di convertire le sue petroliere per operare come portacontainer e sfruttare la forte crescita che attualmente caratterizza questo comparto merceologico. Il progetto di trasformazione è stato avviato in collaborazione con Stena Teknik e con una società di consulenza tedesca specializzata nella progettazione navale. L'obiettivo è quello di valutare concretamente la possibilità dell'adattamento delle petroliere P-Max da 62.500 tpl della Concordia per il trasporto di contenitori. 

La compagnia scandinava ha attualmente una flotta di nove navi P-Max costruite tra il 2005 e il 2011. Attualmente stanno lavorando tutte su charter a lungo termine. Le unità misurano 183 metri di lunghezza e 40 di larghezza e sono alimentate da motori diesel. Con una velocità di progetto di 14,5 nodi, hanno un'autonomia operativa di 14 mila miglia nautiche. Le prime stime, lasciano ipotizzare che le petroliere potrebbero avere – qualora fossero convertite in portacontainer -  una capacità di circa 2.100 teu.