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03 maggio 2024, Aggiornato alle 16,47
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Politiche marittime

Contratto di secondo livello, sciopero dei dipendenti del porto di Civitavecchia

Lo proclamano i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugl e Uiltrasporti dopo una modifica "unilaterale" all'accordo di secondo livello al CCNL. Braccia incrociate dal 18 al 22 marzo

Il porto di Civitavecchia

I sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugl e Uiltrasporti hanno proclamato cinque giorni di sciopero di tutti i dipendenti dell'Autorità di sistema portuale del Tirreno Centro Settentrionale, che fa capo al porto di Civitavecchia. Le giornate interessate sono dal 18 al 22 marzo.

La ragione del fermo delle attività è dovuta, scrivono i sindacati, «alla modifica unilaterale dell'accordo di secondo livello vigente, approvata ai sensi di norme non applicabili alle Autorità di sistema portuale, che potrebbe mettere a rischio il livello retributivo dei dipendenti delle Adsp».

L'accordo di secondo livello è una contrattazione siglata tra datore di lavoro e organizzazioni sindacali che permette di derogare al Contratto Collettivo Nazionale. In altre parole, è una forma di contrattazione ulteriore all'accordo di contratto nazionale universale a una categoria – di secondo livello, appunto - che permette di modificare alcune parti del CCNL in base alle necessità dell'azienda o del lavoratore o, come in questo caso, tra l'ente pubblico non economico e i suoi impiegati.