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02 maggio 2024, Aggiornato alle 17,44
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Container e profitti stellari: termina l'onda lunga della pandemia

L'ultimo studio di Fedespedi evidenzia come, dopo un 2022 più contratto ma comunque estremamente positivo, il mercato sta entrando in una nuova fase

(kees torn/Flickr)

Termina la coda lunga dei profitti stellari delle compagnie marittime che trasportano container da quando è scoppiata la pandemia. L'ultimo studio annuale di Fedespedi - Le compagnie di navigazione: un'analisi economico-finanziaria - sembra mostrare questo fenomeno, dopo che il 2022 ha comunque mantenuto molto alti i rendimenti degli armatori del trasporto di beni di consumo.

Nel 2022 le compagnie di navigazione, nonostante il minor numero di container movimentati, hanno potuto godere ancora degli effetti positivi del forte rialzo dei noli in termini di fatturato, con aumenti percentuali sul 2021 tra il 13 e il 109 per cento e soprattutto risultati finali con picchi di oltre il 400 per cento. Risorse importanti che hanno consentito alle compagnie di navigazione di far fronte a debiti pregressi o di preservare liquidità per futuri investimenti, o per consolidare le strategie d'integrazione avviate negli anni precedenti.

­Nel primo trimestre 2023 invece il discorso è cambiato. Il drastico ridimensionamento dei traffici e dei noli, e l'inflazione sempre più galoppante, hanno comportato pesanti riduzioni del fatturato, mediamente superiori al 50% rispetto allo stesso periodo del 2022 con utili inferiori in media dell'80% rispetto al primo trimestre del 2022.

L'edizione di quest'anno (l'ottava) dello studio di Fedespedi prende in esame i bilanci 2022 di dieci compagnie di navigazione (alla fine dell'articolo la lista completa) e contiene un focus anche sui risultati del primo trimestre 2023.

Nel 2022 il traffico container mondiale (173,7 milioni di TEU) ha risentito degli effetti della crisi geopolitica e della guerra in Ucraina registrando una flessione del 3,9 per cento sul 2021, il valore più alto in negativo dalla crisi finanziaria del 2009. La contrazione dei traffici mondiale ha influito anche sul livello della domanda e dei noli che da febbraio 2022 hanno iniziato a registrare un trend decrescente fino a raggiungere a giugno del 2023 una diminuzione percentuale del 74 per cento rispetto a gennaio 2020.

Nell'ultimo anno la capacità delle principali compagnie è aumentata nel complesso di più di 1.2 milioni TEU. La flotta a disposizione delle prime 12 compagnie analizzate è pari a 2,878 navi, il 55 per cento delle portacontainer totali. La capacità complessiva è pari a circa 18 milioni di TEU (86% del totale), grazie a un aumento della capacità media per nave. Spiccano gli aumenti di Mediterranean Shipping Company-MSC (+661 mila TEU), di Cma Cgm (+191 mila TEU) e di Evergreen (+123 mila TEU). Le società coinvolte nelle tre grandi alleanze controllano l'81,2 per cento dell'offerta di capacità e il 51,1 per cento delle navi.

Le società analizzate dallo studio di Fedespedi sono: Cosco, OOCL, Evergreen, Hapag-Lloyd, Hyundai MM, Maersk, Wan Hai, Yang-Ming, ZIM, ONE. Per ciascuna società sono presentate le principali voci del conto economico e sono stati calcolati dieci indici di bilancio, scelti tra quelli più comunemente utilizzati dagli analisti finanziari per la loro capacità di evidenziare i vari aspetti della situazione economico-finanziaria dell'impresa.

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