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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Congo, fatturato aziende italiane a rischio. La denuncia di Confitarma

Dopo la guerra in Ucraina il Paese è diventato un'importante fonte di approvvigionamento di gas. «Impedimenti burocratici locali bloccano i flussi finanziari dal paese africano verso l'estero»

Un'unità della flotta Bambini di Ravenna (bambinispa.it)

Confitarma esprime forte preoccupazione per la situazione che stanno vivendo le aziende italiane che operano nella Repubblica del Congo e sono impegnate nell'importante attività di approvvigionamento di gas naturale verso l'Italia. A causa di impedimenti burocratici locali che stanno bloccando i flussi finanziari dal paese africano verso l'estero, spiega  in una nota l'associazione armatoriale, «le imprese saranno costrette ad abbondare il Paese, mettendo a repentaglio le forniture energetiche dalla Repubblica del Congo verso l'Italia».

Questi blocchi, continua Confitarma, «coinvolgono legittimi compensi percepiti in loco dalle imprese italiane a fronte di servizi già regolarmente forniti dalle nostre aziende sulla base dei contratti di servizio stipulati con le Oil Majors». 

L'associazione, presieduta da Mario Mattioli, sottolinea come in questi ultimi anni, dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, la Repubblica del Congo sia diventata fondamentale per la diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico dell'Italia dopo l'embargo delle importazioni di gas naturale dalla Russia.

«La situazione risulta essere particolarmente rilevante - spiega Confitarma - per la nostra associata Bambini, azienda il cui fatturato dipende per il 50 per cento dalle commesse derivanti dalla Repubblica del Congo. Perdurando l'ingiustificato blocco dei trasferimenti di denaro si metterà a serio rischio l'operatività dell'azienda con conseguenze sul regolare adempimento delle obbligazioni finanziare nei confronti di dipendenti e fornitori. Confitarma auspica un urgente e forte intervento ai più alti livelli istituzionali nazionali, che consenta di sbloccare in tempi rapidi tale incomprensibile impasse».

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Tag: economia