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23 aprile 2025, Aggiornato alle 18,29
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Infrastrutture

Concessione di 60 anni alla Trieste Marine Terminal

Il terminalista investirà 188 milioni per rifare il molo VII. D'Agostino: "diventerà il più importante dell'Adriatico"


Sessant'anni di concessione alla Trieste Marine Terminal per la gestione del terminal contenitori del porto di Trieste. Lo ha reso noto il commissario dell'Autorità portuale Zeno D'agostino durante una conferenza stampa organizzata oggi presso la Regione Friuli Venezia Giulia a cui sono intervenuti, la presidente Debora Serracchiani, il sindaco di Trieste Roberto Cosolini, l'azionista di riferimento di T.O. Delta (Società controllante TMT) e presidente di Italia Marittima Pierluigi Maneschi, e il presidente di TMT Fabrizio Zerbini.


"Una concessione strategica – ha affermato D'Agostino – che grazie ad un investimento privato di 188 milioni di euro da parte di TMT, permetterà al molo VII di diventare il più importante terminal dell'Adriatico con fondali e collegamenti ferroviari adeguati. Con l'allungamento del molo sarà finalmente possibile costruire treni completi da 750 metri.  La concessione  - ha aggiunto D'Agostino – ha superato inoltre un intoppo legato a una procedura di infrazione della Commissione Europea (Eu Pilot),  grazie anche al lavoro di squadra partito fin dall'inizio con tutti gli enti territoriali".


I lavori di allungamento del Molo VII saranno distinti in due fasi principali, alle quali se ne aggiungerà una terza per un parziale allargamento della struttura. L'investimento complessivo, per un totale di 188 milioni di euro, sarà totalmente a carico di Trieste Marine Terminal e servirà anche a collocare due nuove gru a servizio della banchina. La prima fase del progetto prevede l'allungamento di 100 metri del molo (sull'intera larghezza) e avrà un costo di circa 90 milioni di euro. La seconda fase prevede un ulteriore allungamento di 100 metri. Al termine dei lavori sarà raggiunta una lunghezza complessiva di 970 metri. La terza fase, infine, consentirà di allargare di 20 metri il lato nord del Molo VII, ma solo per 200 metri di lunghezza, creando così un "dente" che consentirà l'ormeggio una nave feeder (di dimensioni minori rispetto alle meganavi che ormeggiano al lato sud).


I lavori propedeutici all'allungamento vero e proprio sono già iniziati con l'abbattimento di due magazzini, lo smantellamento di una rampa stradale e l'analisi dei fondali. L'intervento per allungare la struttura, invece, avrà inizio nei primi mesi del 2017. Con le nuove infrastrutture il Molo VII sarà in grado di accogliere traffici per oltre 1,2 milioni di Teu l'anno, potendo contare su una banchina in grado di far ormeggiare contemporaneamente 2 navi da 14.000 Teu l'una. L'investimento è stato deciso in previsione di un aumento dei traffici per l'area del nord Adriatico e del Porto di Trieste in particolare, che in questo modo diventa un riferimento ancora più preciso per i megaconsorzi già costituiti e in fase di costituzione tra le maggiori Compagnie di navigazione a livello mondiale, operativi dal Far East e dal Middle East verso l'Europa Orientale, quella Centrale e per il Sud della Germania in particolare.