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26 aprile 2024, Aggiornato alle 17,27
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Cultura - Logistica

Con Accsea gli spedizionieri entrano nelle scuole della Campania

Un progetto di alternanza scuola-lavoro iniziato nel 2019 in due istituti di Salerno e Bagnoli e che ora vuole ampliarsi. Al centro, l'importanza spesso trascurata del diploma per lavorare nella logistica

Gli studenti del "Giovanni XXIII" di Salerno in visita in una grande azienda logistica della Campania

a cura di Paolo Bosso

Accsea, l'associazione di corrieri, spedizionieri e autotrasportatori della Campania aderente a Confetra, non si ferma nel campo della formazione lavorando da anni a un esteso programma di formazione rivolto alle scuole, soprattutto per spingere i giovani a lavorare in questo settore con una qualifica specifica, cercando anche di abbassare il tasso di abbandono scolastico e incontrando la domanda di lavoro delle aziende dei trasporti del territorio.

Il progetto si chiama "La logistica nelle scuole", è iniziato nel 2019, poco prima dello scoppio della pandemia, che lo ha ovviamente rallentato ma non fermato, e prosegue ancora oggi, quattro anni dopo. Ad oggi ha coinvolto un'ottantina di studenti, decine di aziende, anche con grandi fatturati, i terminal portuali di Napoli e tanti giovani imprenditori. Alla base, la stipula di due convenzioni con due istituti tecnici statali superiori della Campania, il Giovanni XXIII di Salerno e il Duca d'Abruzzi Bagnoli, in provincia di Napoli. Concordando le attività da svolgere insieme alle presidi Daniela Novi (per Salerno) e Antonietta Prudente (per Napoli), Accsea si è posto come obiettivo quello di far conoscere la filiera agli alunni, in particolare quelli del quarto e del quinto anno, oltre a promuovere l'indirizzo "logistica" a quelli del terzo anno.

«Alla base c'è il desiderio di rendere la formazione scolastica più vicina al mondo del lavoro», spiega la preside del Giovanni XXIII di Salerno, Daniela Novi. «L'indirizzo logistico della nostra scuola si basa sul door-to-door, un processo particolarmente applicato alla logistica portuale e profondamente cambiato negli ultimi anni, dopo l'arrivo della pandemia». Dal 2019 ad oggi, con ritmi e programmi sempre più completi man mano che la pandemia allenatava la sua morsa, i membri di Accsea-Confetra (imprenditori, funzionari doganali, segretari e amministrativi del settore) e quelli del gruppo Giovani dell'associazione hanno testimoniato in aula, nelle due scuole di Salerno e Bagnoli, la loro attività particolarmente complessa, tra operatività portuale, doganale, distribuzione dell'ultimo miglio, autotrasporto, intermodalità, trattamento sanitario delle merci. Tutti temi approfonditi poi in visite guidate nel porto di Napoli, all'interporto di Nola e in aziende di e-commerce, alcune di queste ancora in corso in questi giorni, coinvolgendo imprese della provincia di Napoli, Salerno e Avellino, un territorio che vede oltre cento aziende con fatturati superiori al milione di euro. «Accsea è stata il facilitatore di tutto questo - spiega Novi - contattando le aziende, organizzando le visite guidate a loro spese e portando la testimonianza degli imprenditori in classe. Non era mai successo in questa scuola che un'associazione si presenti proponendo un accompagnamento e una formazione di alto livello senza chiedere nulla in cambio. Un mecenatismo di questo tipo è raro, rappresenta un intero sistema associativo regionale che si muove su tutte le province della Campania».

A quattro anni dall'inizio della collaborazione di Accsea con le due scuole della Campania le opportunità che si stanno aprendo sono molteplici. Tra queste quella di creare un nuovo corso, sempre presso gli istituti tecnici superiori, che faccia da ponte tra diploma e laurea. Dovrebbe durare due anni, tenersi a Salerno - ma ci sono iniziative simili in altre province della regione - ed essere basato sulla logistica portuale. I docenti saranno in minima parte insegnanti e per lo più imprenditori. Il 35 per cento delle ore dovrà essere di stage aziendale, per un massimo di 25 alunni per corso, sulla base della domanda di assunzione delle aziende. «Il Giovanni XXIII ha un indirizzo "logistica" per le terze, le quarte e le quinte, nate nel 2020», continua Novi. «Il tessuto imprenditoriale campano chiede come il pane lavoratori di questo tipo, sia di quinto che di sesto livello nel quadro europeo delle qualificazioni. Questi tirocini offrono agli allievi l'opportunità di essere già assunti, che è anche lo scopo degli istituti tecnici statali, dove il loro livello di apprezzamento è legato all'occupazione post diploma. Nel campo della logistica dei trasporti le assunzioni sono concentrate anche sui non diplomati ma questo è un preconcetto, quello per cui il lavoratore della logistica è sostanzialmente manovalanza non specializzata. Quello che invece Accsea cerca di portare da anni nella nostra scuola è la visione dell'imprenditore».

L'attività di Accsea nelle scuole è stata illustrata recentemente all'assessore alla Scuola della Regione Campania, Lucia Fortini, «che ha molto apprezzato», afferma Gianni Montella, segretario generale di Accsea-Confetra che ha presentato il progetto alla Regione nei giorni scorsi insieme al presidente di Accsea, Domenico de Crescenzo, «impegnandosi - continua Montella - a sostenere e aiutare Accsea all'estensione del progetto in altri istituti statali dove si insegnano logistica e trasporti, favorendo l'assunzione dei giovani in questi settori. Si è concordato anche di organizzare il prossimo autunno un evento per spingere maggiormanete le associazioni di categoria nelle scuole. Vi dovrebbe partecipare, oltre all'assessore Fortini, anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca».