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30 aprile 2024, Aggiornato alle 20,19
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Eventi

Cavi e pietre tra Capri e Napoli

In questi giorni è in corso un'attività di posa di un cavo sottomarino tra l'isola e la terraferma. L'agente Gastaldi cura le due unità navali dietro la delicata operazione


Gastaldi, agente di Boskalis Offshore, armatore olandese specializzato nell'offshore attraverso tre divisioni (dredging&inland infra, offshore energy, towage&salvage), è attualmente impegnato in un'operazione di installazione rocciosa sottomarina nel tratto di mare tra Capri e Torre Annunziata. Ce ne ha parlato uno dei titolari di Gastaldi, Andrea Cerruti, illustrando una delicata operazione di posa di un cavo di alta tensione tra le due aree a cui vengono aggiunte rocce sottomarine a protezione.
L'unità di ultima generazione Rockpiper, dotata di eliche azimutali e di tutto l'equipaggiamento per lavori ad alta profondità, dopo aver completato la posa del primo carico di pietre provenienti dalla Norvegia, sta oggi provvedendo a ricevere dalla sorella Stones il secondo carico di "pietre" (nella foto in alto). Si tratta di 24mila tonnellate di materiale. Un'operazione di allibo che sarebbe dovuta avvenire in mare aperto tramite uno speciale tapis roulant di oltre 60 metri a collegare le due navi ma, a causa del cattivo mare di questi giorni, si è scelto più prudentemente di compiere l'operazione in porto, al terminal Flavio Gioia dello scalo di Napoli, nella darsena Vittorio Veneto.
 
«Si è trattata di un'operazione connotata da un altissimo tasso tecnico come probabilmente non era ancora successo a Napoli» ha commentato Cerruti. «Desidero ringraziare le istituzioni che l'hanno reso possibile. La Capitaneria, in particolare la sezione Tecnica guidata da Luciano Del Prete. Il Corpo dei piloti comandato da Pietro Russo, il terminal Flavio Gioia e la circoscrizione marittima di Torre Annunziata. La loro coordinazione ha permesso l'entrata in porto delle due navi specializzate, il loro ormeggio e l'uso della darsena Vittorio Veneto».