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01 maggio 2025, Aggiornato alle 08,44
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Infrastrutture

Castellammare nel caos, Caldoro convoca un tavolo Regione-Comune

Mentre per le strade le proteste sono appena iniziate, con i 663 operai dello stabilimento che rischiano il posto, la Regione ha convocato un vertice insieme al sindaco di Castellammare e alle parti sociali


All'indomani della decisione del gruppo Fincantieri di chiudere gli stabilimenti di Castellammare di Stabia (Napoli) e Sestri Ponente(Genova), nelle strade della città della costiera sorrentina le proteste sono appena cominciate. Già da ieri i manifestanti, operari per lo più, hanno letteralmente assediato e occupato il palazzo del Comune di Castellammare. Questa mattina è stato invece occupato l'incrocio del bivio di Pozzano, sulla statale sorrentina, causando un prolungato blocco della circolazione sulla SS 145 che è satato rimosso poche ore fa. Il destino degli operai dello stabilimento è drammatico: dei 2551 esuberi previsti nel piano di risanamento Fincantieri sono 663 i dipendenti stabiesi che rischiano, un numero che raddoppia se si considera l'indotto. Mentre sindaco Bobbio chiede le dimissioni dell'ad del gruppo cantieristico Giuseppe Bono, la Regione ha convocato un vertice con il comune stabiese, che si sta svolgendo in queste ore, a cui partecipano il governatore della Campania, Stefano Caldoro, il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, e le parti sociali.
«E' necessario operare per raggiungere una intesa che possa salvare la cantieristica ed i livelli occupazionali a Castellammare» ha detto Caldoro commentando gli esiti dell'incontro di ieri tra Fincantieri e i sindacati. «La Regione – ha proseguito Caldoro - ha già chiesto un tavolo con il governo. Con il ministro Romani si lavora per individuare delle soluzioni che possano rilanciare Castellammare. Sarà necessario lo sforzo di ognuno e il massimo senso di responsabilità. Sono certo che il governo  riuscirà, come è avvenuto in altre situazioni di crisi industriale, ad indicare un percorso che punti al rilancio. Bisognerà farlo coinvolgendo l'azienda ed i sindacati. La Regione Campania  è pronta a fare la sua parte, cosi come tutte le istituzioni locali coinvolte a partire dalla Provincia e dal comune di Castellammare».