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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Caro gasolio, 526 milioni di credito d'imposta per l'autotrasporto

La Commissione europea autorizza un regime quadro italiano per le aziende colpite dall'aumento dei costi di trasporto. Copre i primi tre mesi dell'anno e fino al 28 per cento della spesa su un mezzo Euro 5

(opelblog/Flickr)

Come anticipato da Unatras nei giorni scorsi, la Commissione europea ha approvato un regime quadro italiano da 526,5 milioni di euro a sostegno del settore del trasporto di merci su strada nel contesto dell'invasione russa dell'Ucraina. L'approvazione rientra nel quadro temporaneo degli aiuti di Stato, cioè quella che è considerata una quasi sospensione delle regole sugli aiuti di Stato dei paesi dell'Unione europea fin da quando è arrivata la pandemia, nel 2020.

In questo caso, l'obiettivo del regime italiano è quello di fornire sostegno alla liquidità delle aziende di autotrasporto colpite dall'aumento del prezzo del carburante diesel causato dall'attuale crisi geopolitica e dalle relative sanzioni. Le imprese potranno richiedere il rimborso, sotto forma di credito d'imposta, del 28 per cento della spesa sostenuta nel primo trimestre del 2022 per l'acquisto di gasolio e AdBlue, così come previsto dall'articolo 3 decreto "Aiuti". La misura sarà aperta ai trasportatori di merci su strada di tutte le dimensioni, dalle 7,5 tonnellate in su, di categoria euro 5 o superiore, registrati in Italia. Non potranno essere superati i 400 mila euro di rimborso per impresa e il fondo dovrà essere speso entro il 31 dicembre.

In generale, la misura mira ad attenuare il rischio di insolvenza per tali imprese, garantendo nel contempo la circolazione ininterrotta delle merci su strada.

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