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04 dicembre 2024, Aggiornato alle 09,16
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Armatori - Eventi

Capitanerie, i Giovani Armatori incontrano il Comando Generale

Il focus ha avuto l'obiettivo di mettere in comunicazione due realtà della marittimità nazionale, una pubblica l'altra privata


Ieri, presso la sede del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, alla presenza dell'Ammiraglio ispettore (CP) Luigi Giardino, capo del Reparto VI Sicurezza della Navigazione marittima, si è tenuto un incontro con i Giovani Armatori di Confitarma, guidati dal presidente Salvatore d'Amico, al quale hanno partecipato anche il gruppo Giovani Federagenti e YoungShip Italia. L'incontro ha avuto l'obiettivo di mettere in comunicazione due realtà della marittimità nazionale, una pubblica l'altra privata, per migliorare la reciproca conoscenza dei rispettivi ambiti e contesti operativi che vedono il mondo marittimo nazionale tra i protagonisti dello scenario marittimo internazionale anche alla luce del recente riconoscimento del nostro Paese nella Cat A dell'Imo. 

"I giovani, soprattutto in questo delicato periodo storico – ha affermato d'Amico - devono essere in prima linea per contribuire al rilancio del settore marittimo italiano portando il loro contributo di idee. Lo abbiamo già fatto con la pubblicazione dello studio comparativo tra diversi ordinamenti con il quale abbiamo identificato proposte di semplificazione normativa a costo zero nell'ottica di rilanciare la competitività della flotta mercantile e di tutto il cluster marittimo". 

Durante l'incontro, sono stati approfonditi i molteplici compiti che l'autorità marittima svolge, sia a livello centrale che periferico, con particolare riferimento alla salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo. "Noi giovani abbiamo tanto da imparare - ha aggiunto il presidente d'Amico – e quindi siamo grati al Comando Generale per questa importante occasione di confronto sul contributo che le giovani generazioni del mondo marittimo possono dare nell'affrontare le sfide della transizione ecologica, della digitalizzazione e della formazione della gente di mare".