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01 maggio 2024, Aggiornato alle 20,50
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Canale di Panama, pescaggio si riduce di quasi due metri

La siccità è grave e prolungata, con un'alta probabilità dell'arrivo di El Niño a dicembre. Il pescaggio massimo per i mercantili scende a 13 metri e mezzo

(pancanal.com)

Alla luce della lunga siccità in corso, nel mese più caldo mai registrato dal 1979, l'autorità del canale di Panama ha comunicato di voler mantenere un pescaggio di 13,41 metri per i prossimi mesi, fatto salvo ovviamente condizioni climatiche più favorevoli. Si tratta di quasi due metri in meno rispetto al pescaggio in condizioni normali, che è di 15,24 metri. Sarà consentito il transito di una media di 32 navi al giorno, circa sei in meno rispetto alla media mensile usuale.

L'autorità del Canale ha implementato una serie procedure per migliorare l'efficienza idrica, conducendo al contempo studi per identificare soluzioni a lungo termine alla variabilità climatica. Tuttavia, l'attuale grave siccità in corso è storicamente senza precedenti, per cui bisognerà adeguarsi man mano alle nuove condizioni.

Negli ultimi sei mesi il Canale ha vissuto una stagione secca prolungata con alti livelli di evaporazione e una conseguente un'alta probabilità dell'arrivo di El Niño prima della fine dell'anno. El Niño è il fenomeno del riscaldamento delle acque dell'Oceano Pacifico centro-meridionale e orientale, ovvero quello che bagna le coste dell'America Latina. Generalmente arriva tra dicembre e gennaio con un ciclo di cinque anni e un periodo statisticamente variabile tra i tre e i sette anni. Provoca inondazioni nelle aree direttamente interessate e siccità in quelle più lontane, ovvero il canale di Panama in questo caso. Si contrappone a La Niña, che invece è una corrente oceanica fredda.

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Tag: ambiente