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19 marzo 2024, Aggiornato alle 09,02
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Bruxelles sblocca i certificati e sgrava i terminal portuali

Il Consiglio dell'Ue approva due importanti regolamenti. Proroga fino a sette mesi del CPC, deroga per le imprese ferroviarie in difficoltà e possibilità per le authority di differire i diritti per le infrastrutture portuali

Oleg Butković, ministro del Mare della Croazia (Facebook/Oleg Butković)

di Paolo Bosso

L'Unione europea sta per adottare nuove regole comunitarie per i trasporti che facciano fronte alle circostanze straordinarie determinate dalla pandemia di Covid-19 e dal conseguente lockdown. 

Il Consiglio dell'Unione europea – una specie di consiglio dei ministri degli Stati membri – ha adottato mercoledì due regolamenti – ratificati dal Parlamento europeo il 15 maggio - che forniscono misure temporanee per la portualità e per tutte le forme di trasporto, eccetto l'aereo, a cui seguirà un intervento successivo. Per quanto riguarda i porti, Bruxelles ha emendato la possibilità per le autorità portuali di «rinunciare, sospendere, ridurre o differire» i diritti per le infrastrutture portuali, anche i terminal quindi, dovuti tra il primo marzo e il 31 ottobre 2020. Infine, ha prorogato la validità dei Certificate of Professional Competence-CPC in scadenza tra il primo febbraio e il 31 agosto 2020 fino a sette mesi.

Il regolamento Ue sulle tariffe portuali

Il regolamento Ue sui certificati dei trasporti

Per quanto riguarda i vettori ferroviari, il Consiglio Ue dispone che dove un'autorità di rilascio delle licenze rileva, tra il primo marzo e il 31 agosto 2020, che un'impresa non può più soddisfare l'idoneità finanziaria, può decidere, entro il 31 agosto, di non sospendere o revocare la licenza, a condizione ovviamente che sia garantita la sicurezza del trasporto e che entro i successivi sei mesi l'idoneità sia ripristinata.

Come ha spiegato il Consiglio Ue, ne beneficieranno il rinnovo delle patenti di guida, la revisione dei motori dei mezzi pesanti, delle locomotive e delle navi mercantili; le licenze dei comandanti saranno prorogate; alcuni controlli periodici per chi trasporta merce su strada, treno e nave saranno temporaneamente rinviati, semplicemente perché le circostanze non lo rendono ancora possibile.

I due regolamenti dovrebbero venire pubblicati in Gazzetta Ue la prossima settimana. Resta aperto il percorso legislativo per le altre due proposte del pacchetto di emergenza presentato dalla Commissione europea il 29 aprile, quello che riguarda il trasporto aereo e un ulteriore intervento per le ferrovie.

Interventi che portano a livello comunitario decisioni prese nelle scorse settimane dagli Stati membri. L'Italia, per esempio, tramite il ministero dei Traporti e le autorità che controlla, ha già avviato una deregolamentazione dei certificati marittimi. 

Lo scopo dei regolamenti è dare ossigeno alle imprese, che di fronte al drastico calo della domanda di trasporto e alle limitazioni degli spostamenti delle persone non riescono a rispettare le scadenze dei controlli, del rinnovo dei certificati, del rispetto della parità di bilancio finanziario. In questo modo si garantiscono l'approvvigionamento e la mobilità, visto che senza licenze valide il trasporto o la guida non sono consentiti.

«Forniranno la flessibilità e la certezza di mantenere le nostre catene di approvvigionamento e garantire la mobilità continua su strada, ferrovia, mare e vie navigabili interne, salvaguardando nel contempo la sicurezza. La possibilità di rinunciare ai diritti per le infrastrutture portuali contribuirà a mitigare il grave impatto negativo della crisi sul settore marittimo», commenta Oleg Butković, ministro del Mare della Croazia.


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