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04 settembre 2025, Aggiornato alle 16,33
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Batteria a idrogeno, partnership tra RINA e GES per realizzare il primo prototipo

Questo tipo di tecnologia si distingue per un'elevata durata e per prestazioni affidabili


Un accordo quadro per lo sviluppo di una nuova e innovativa batteria a idrogeno. Lo hanno siglato Green Energy Storage (GES), azienda italiana innovativa nel settore dell'accumulo energetico green, e RINA, gruppo multinazionale di consulenza ingegneristica, ispezione e certificazione. La batteria a idrogeno è stata messa a punto da GES, di cui un primo prototipo verrà presentato a dicembre 2025.

La tecnologia GES: batteria a idrogeno ibrida gas/liquido
 Questa nuova generazione di batterie sfrutta una tecnologia ibrida idrogeno/liquido basata su un elettrolita liquido a base di manganese: la cella integra produzione e riassorbimento di idrogeno in un ciclo chiuso, senza necessità di serbatoi esterni. Le principali caratteristiche tecniche di questa batteria sono: 

 -  la chimica green: materiali attivi abbondanti (manganese), non tossici, a basso impatto ambientale e riciclabili;
 -  la modularità e scalabilità: componente energia e componente potenza indipendenti, sistema estendibile fino a dimensioni di MegaWatt (MW).

La tecnologia si distingue per un'elevata durata e per prestazioni affidabili. Infatti, il ciclo di vita stimato supera i 12.000 cicli, pari a circa 15-20 anni di utilizzo, garantendo così una significativa ottimizzazione dei costi (LCOS) e una riduzione del volume dei materiali impiegati rispetto alle batterie a flusso tradizionali.

A questo si affiancano componenti hardware e software avanzati: la produzione interna di membrane e catalizzatori consente un controllo diretto sulla qualità e sull'efficienza del sistema, mentre l'integrazione di sensori IA, algoritmi di machine learning e un sistema BMS (Building Management System) evoluto assicura massima sicurezza operativa, diagnostica predittiva e un'efficace integrazione con sistemi ibridi.

Il progetto fa parte degli IPCEI ("Importanti progetti di comune interesse europeo") finanziati dall'Unione europea - NextGenerationEU. Per l'iniziativa, GES ha ricevuto dall'Ue un contributo complessivo di 61,5 milioni di euro, pari a circa il 98,5% dei costi di progetto.

La collaborazione tra GES e RINA
 L'accordo segna l'avvio di un percorso strategico che accompagnerà GES nel passaggio da un prototipo a scala di laboratorio al prodotto finale, con il coinvolgimento attivo di RINA in diverse fasi. Nello specifico, RINA si occuperà della validazione tecnologica assicurandosi che la soluzione risponda ai più alti standard di affidabilità e performance, e dell'ottimizzazione ingegneristica del sistema affinché sia efficiente, scalabile e conforme alle normative vigenti. Infine, grazie alla consolidata expertise maturata nel supporto alle imprese per l'accesso ai mercati, RINA assisterà GES nella definizione della go-to-market strategy lungo il percorso di commercializzazione, facilitando l'ingresso della tecnologia nel settore energetico.

Per Matteo Mazzotta, amministratore delegato di GES, "questa partnership rappresenta per noi un tassello fondamentale per accelerare lo sviluppo della nostra tecnologia. Il contributo di RINA, con la sua esperienza internazionale e la profonda competenza in ambito ingegneristico e normativo, non solo rafforza la solidità tecnica del nostro progetto ma ne attesta il valore in vista di una futura industrializzazione".

Secondo Michele Budetta, amministratore delegato di RINA Consulting, "il compito di RINA sarà accompagnare GES nel passaggio dal laboratorio al mercato, contribuendo a rendere questa soluzione tecnologicamente robusta, conforme alle normative e pronta ad affrontare le sfide energetiche del futuro".
 

Tag: rina