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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Logistica

Amazon vuole diventare un operatore logistico

Bloomberg rivela un piano per bypassare gli intermediari e fittare spazi di carico su navi, aerei e camion, in diretta concorrenza con gli armatori e le multinazionali delle spedizioni


a cura di Paolo Bosso 
 
Potremmo vedere presto container gialli con il logo di Amazon? Magari non saranno gialli, forse non ci saranno neanche i container, ma è ormai dato per scontato che a bordo delle navi mercantili, dei camion e degli aerei cargo ci sarà presto anche il colosso di Seattle, al fianco di armatori come Maersk e multinazionali come FedEx. Bloomberg rivela che Amazon starebbe per lanciare un servizio di spedizioni e logistica globale in diretta concorrenza con quelli che attualmente sono i suoi clienti-caricatori. 

La notizia era già trapelata nel 2013 quando un documento della società parlava di un «rivoluzionario sistema che automatizza l'intera catena di approvvigionamento internazionale eliminando gran parte dei "rifiuti documentali" associati alla prenotazione e al trasporto». Interpellato sulla questione un mese fa, il direttore finanziario Amazon Brian Olsavsky ha minimizzato, riferendo che la società sta semplicemente integrando maggiormente – non sostituendo - i suoi partner di spedizione nei periodi di alta stagione come Natale, ma i documenti in mano a Bloomberg raccontano qualcosa di diverso.

Il nome in codice del progetto è "Dragon Boat", ci sarebbe anche un nome per la compagnia, "Global Supply Chain by Amazon", e dovrebbe partire entro l'anno. Prevede una rete di distribuzione globale che controlla il flusso merci dalle fabbriche in Cina e India fino ai clienti di Atlanta, New York e Londra, dallo stoccaggio all'imballaggio fino alla spedizione con navi noleggiate dalla stessa compagnia. Sarebbero già state stabilite le rate di nolo: tra i 530 e i 2,530 dollari sulla rotta Far East-Europa per un contenitore da 40 piedi (1 feu).
Amazon farebbe così a meno non solo dei grossi spedizionieri ma di una miriade di intermediari, accumulando migliaia di stock in tutto il mondo (più di quanto già fa) e acquistando spazi su tutta la catena intermodale. I commercianti prenoteranno gli spazi online allo stesso modo in cui si acquista un prodotto nel negozio Amazon. Il segreto sta nella sua aggressiva e "raffinata" attività di impresa: comprare spazi di carico all'ingrosso per rivenderli a prezzi più bassi.

Oltre che con FedEx e Ups, Amazon entrerebbe in concorrenza anche con l'omologo cinese Alibaba, che nel 2012 ha totalizzato 170 miliardi di dollari di vendite. In ballo c'è un mercato dell'e-commerce che nel 2020 varrà, secondo un rapporto di giugno di Accenture and AliResearch (braccio analitico di Alibaba), mille miliardi di dollari e 900 milioni di acquirenti.

Una società aggressiva dal basso profilo
Il basso profilo verso questo progetto non può che rafforzare l'indiscrezione. Il servizio cloud di Amazon, per esempio, è stato lanciato in sordina e oggi è una delle principali fonti di reddito della società. Non è mai stato pubblicizzato più di tanto, se non internamente al sito, a differenza dei concorrenti Hewlett Packard, Dell e Microsoft. Amazon ha lanciato il suo servizio cloud limitandosi a commercializzare direttamente con gli sviluppatori di software, ci si aspetta quindi qualcosa di analogo anche con il "Global Supply Chain". «È un classico dello stile di Amazon» ha commentato Colin Sebastian, analista di Robert W. Baird & Co. «Fanno piccoli passi – spiega – rendendo complicato per le aziende concorrenti capire cosa sta facendo, arrivando addirittura a farle sottostimare l'iniziativa. Amazon raramente fa un passo più lungo degli stock del mercato». Intanto il mese scorso una società di spedizioni di San Francisco, Flexport, ha rivelato che la divisione cinese di Amazon avrebbe registrato negli Stati Uniti una società di operazioni logistiche che fornisce servizi di trasporto marittimo ad altre aziende del settore. Infine a dicembre fonti interne della società rivelano che Amazon starebbe considerando il leasing di 20 Boeing 767.
 
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Immagine in alto, il fondatore e amministratore delegato di Amazon Jeff Bezos