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26 luglio 2024, Aggiornato alle 19,41
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Aiuti di Stato, Ue approva quelli per Laziomar e chiude indagine su Saremar

Le compensazioni concesse dal 2011 alla regionale acquisita da CLN sono legittime, mentre l'accertamento su Caremar è ancora in corso

(Elliott Brown/Flickr)

La compensazione degli obblighi di servizio pubblico concessi a partire dal 2011 a Laziomar per la gestione del servizio di traghetti in Italia è conforme alle norme dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato. Lo ha stabilito la Commissione europea. Lo stesso vale per la compensazione concessa a Laziomar dopo l'acquisizione da parte della Compagnia Laziale di Navigazione. La Commissione ha anche concluso un'indagine approfondita su alcune misure a favore di Sardegna Regionale Marittima, la Saremar, società in liquidazione dal 2016.

L'indagine relativa a Caremar è ancora in corso e si concluderà con una decisione separata.

Due decisioni importanti su due società dell'ex gruppo Tirrenia che si attendevano da tempo. Per Margrethe Vestager, commissario europeo per la concorrenza, «contribuiranno allo sviluppo economico e sociale delle isole e garantiranno al contempo la certezza del diritto agli operatori. Dobbiamo garantire che le piccole isole, come quelle della Regione Lazio e i loro residenti, siano collegati al continente con servizi di trasporto marittimo regolari e affidabili durante tutto l'anno».

A seguito di una serie di denunce, nell'ottobre 2011 la Commissione ha avviato un'indagine approfondita su diverse misure di sostegno pubblico a favore delle società dell'ex Gruppo Tirrenia e dei rispettivi acquirenti. L'indagine è servita a stabilire se tali misure potessero aver conferito alle imprese un vantaggio concorrenziale sleale rispetto ai loro concorrenti, in violazione delle norme dell'Ue in materia di aiuti di Stato. La Commissione ha concluso che le misure a favore di Laziomar e del suo acquirente CLN sono conformi alle norme europee sugli aiuti di Stato. In particolare, entrando nello specifico:

Laziomar
• la compensazione di servizio pubblico (circa 35 milioni di euro) concessa a Laziomar per la gestione di cinque rotte marittime, dal 1º giugno 2011 al 14 gennaio 2014, è compatibile con la disciplina SIEG del 2011. Tale compensazione rispondeva a una reale esigenza di servizio pubblico garantendo collegamenti regolari nel corso dell'anno e l'aiuto concesso non ha dato luogo a sovracompensazioni a favore di Laziomar;
• la compensazione di servizio pubblico (circa 128 milioni) concessa a Laziomar dopo la sua acquisizione da parte di CLN per la gestione di sei collegamenti nel periodo dal 15 gennaio 2014 al 14 gennaio 2024, nonché la procedura di gara per la vendita di Laziomar a CLN, non costituiscono aiuti di Stato perché sono soddisfatti i criteri stabiliti nella causa C-280/00, Altmark Trans;
• la possibilità di utilizzare risorse provenienti da finanziamenti nazionali per soddisfare il fabbisogno di liquidità di Laziomar non si configura come un aiuto di Stato, in quanto non si tratta di una misura di aiuto supplementare, ma costituisce semplicemente un trasferimento all'interno dello Stato per finanziare la compensazione degli obblighi di servizio pubblico;
• la possibilità di utilizzare determinati finanziamenti, destinati all'ammodernamento delle navi per soddisfare i requisiti di sicurezza, a fini di liquidità non si configura come un aiuto di Stato in quanto Laziomar non si è avvalsa recentemente di questa possibilità;
• alcune esenzioni fiscali concesse a Laziomar nell'ambito del suo processo di privatizzazione non costituiscono aiuti di Stato, in quanto non conferiscono un vantaggio economico né a Laziomar né a CLN.

Saremar
Nella decisione del 2014 la Commissione non era giunta a una conclusione su tutte le misure oggetto dell'indagine. Oggi, poiché Saremar ha cessato ogni attività e i suoi attivi sono stati venduti, e poiché sarà cancellata dal registro delle imprese una volta conclusa la procedura di liquidazione, la Commissione Ue ritiene che l'indagine su tali misure sia divenuta priva di oggetto e ha pertanto deciso di chiuderla.

Nel 2014, a seguito di un'indagine approfondita, la Commissione ha constatato che alcune misure di sostegno concesse dalla Sardegna a Saremar nel 2011 e nel 2012 costituivano aiuti di Stato incompatibili e ha ordinato il recupero di 10,8 milioni presso l'impresa. A seguito della decisione, Saremar è stata messa in liquidazione e le linee di servizio pubblico che operava sono state affidate a un altro operatore, Delcomar, al termine di una gara d'appalto pubblica.

La versione non riservata delle due decisioni sarà consultabile nei prossimi giorni sul registro degli aiuti di Stato con i numeri di riferimento SA.32014, SA.32015 e SA.32016, o nel bollettino settimanale in materia di concorrenza.

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