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16 aprile 2024, Aggiornato alle 15,53
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Infrastrutture

Adsp Civitavecchia vince contenzioso con Compagnia Porto

Annullati i lodi che condannavano l'autorità portuale a un risarcimento per la mancata realizzazione della darsena Energetica e Grandi Masse, oggi ribattezzata Mare Nostrum. Un'opera da 50 milioni di euro

La darsena Mare Nostrum del porto di Civitavecchia

Con sentenza non definitiva del 31 maggio, la Corte di appello di Roma ha accolto l'appello dell'Autorità di sistema portuale (Adsp) del Tirreno Centro Settentrionale (Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta) e ha annullato i lodi arbitrali che avevano condannato l'autorità al pagamento di ingenti somme a Compagnia Porto di Civitavecchia, la compagnia dei portuali, in relazione alla mancata realizzazione della darsena Energetica e Grandi Masse (ora denominata darsena Mare Nostrum). La Corte di appello ha, altresì, nominato un consulente tecnico d'ufficio per verificare i maggiori oneri sopportati dall'autorità portuale in relazione alla mancata realizzazione dell'opera da parte di Compagnia Porto. 

«Si tratta di un altro importante risultato - commenta il presidente dell'autorità portuale, Pino Musolino - che non va solo nella direzione di un'ulteriore sostanziale riduzione del volume economico dei contenziosi con benefici effetti sul bilancio, ma imprime slancio alla realizzazione di un'opera fondamentale. La darsena Mare Nostrum, che la Regione Lazio si è detta disponibile a finanziare con 50 milioni di euro e che si inserisce nella visione tracciata dal nuovo piano di sviluppo strategico del porto, con l'obiettivo di creare quello sviluppo industriale del quale il nostro hub e il territorio hanno urgente bisogno». 

Il contenzioso davanti la Corte di appello è stato seguito dagli avvocati Stefano Zunarelli, Andrea Zappalà e Ilaria Napolitano, con il supporto e l'assistenza dell'avvocato Fabrizio Losco e di tutto l'ufficio legale dell'ente.